Il fattore Lazzaro

Il bello di avere una community attenta e partecipe stretta tutta intorno a te è anche questo.
Stamattina, intorno alle 9:00 un utente (Gianluca, che ringrazio nuovamente) ci rende nota l'esistenza di questa immagine.

Assassin's Creed Rising Phoenix è un titolo saltato fuori in questi giorni grazie a una soffiata di origine incerta (divisa tra la pagina ufficiosa di AC Chile e siti russi) che mostrava un'altra immagine ritraente un laboratorio con loghi Erudito (lo stesso che condivide il blog, quello Abstergo a testa in giù per capirci) e che potete vedere sulla nostra pagina facebook.

Quella che invece vedete qui sopra proviene dalle discussioni su AC Initiates, sito attualmente portato a uno stadio di Alpha con accessi a numero chiuso, dove posso entrare, ma di cui non posso dirvi niente perché obbligato al silenzio dalle condizioni di uso del sito.

Tuttavia questa immagine ha scavalcato ogni blocco noto e sta girando per il web, arrivando fino a noi e facendo partire una serie di ipotesi e teorie su quello che mostra.

Di tutte queste il nostro buon Daniele (uno dei ragazzi che mi supporta nel team di faccialibro) ne ha fatto un bel sunto, integrando alcune sue osservazioni.

A tutto questo bel malloppo, che ora vi propongo qui sul blog formattato in corsivo, ci aggiungo il mio avendo trovato nuove informazioni che confermano alcune supposizioni.

Il tipo di media

Gli screen in nostro possesso (due, per ora) riportano la dicitura “Ubisoft Digital Arts”: Ubisoft Digital Arts non è altro che il ramo del publisher francese che si occupa di realizzare video cinematici per i videogiochi, alcuni effetti speciali per il mondo del cinema e che, come tutti ben sapete, ha realizzato Assassin’s Creed Embers, il corto in CGI, sulla vecchiaia di Ezio Auditore. Ad ogni modo non possiamo dimenticarci che “Ubisoft Digital Arts” potrebbe non aver fatto altro che partecipare ad un progetto nato per la PSVita anche se, a questo punto, sembrerebbe una situazione molto particolare e forse troppo indirizzata ad un pubblico di nicchia (mentre la PSVita avrebbe bisogno di un gioco di massa).

Aggiungo inoltre che, allo stato attuale, le vendite di PSVita sono poco proficue per poter puntare a una diffusione su larga scala di contenuti così importanti come i risvolti sulla componente presente della saga di AC, ragion per cui puntare su una forma "filmica" del prodotto, non solo non sarebbe una sorpresa visti i precedenti Lineage, Ascendant ed Embers, ma sarebbe anche un ottimo media di distribuzione.

Perché è un bravo ragazzo...

Clicca per zoomare

Ieri sera (09.03.13) il sito ufficiale Ubiworkshop ha lanciato un'immagine parziale che potrebbe far riferimento ad un tempio CVP oppure alla Black Room dell’Animus, anche se sono stati tanti (moltissimi) ad aver suggerito una struttura Abstergo: ad ogni modo l'aspetto al momento più particolare è la dicitura riportata in alto a sinistra, ovvero “D-5”. Come credo tutti sappiano, il termine “D-Day” è stato coniato in ambito militare per identificare il giorno d’inizio di un’operazione militare (famosissimo il D-Day dello sbarco alleato in Normandia durante la Seconda Guerra Mondiale): seguendo questa logica ed aggiungendo cinque giorni a partire dalla giornata di ieri, il nostro D-Day dovrebbe corrispondere al 13.03.13, ovvero il giorno di compleanno di Desmond Miles.

Niente di più brillante poteva esser pensato. Oggi Ubiworkshop rilascia una nuova immagine che continua a ricostruire parzialmente il quadro qui sopra e suggerendo di fatto l'avvio di un countdown che terminerà proprio tra quattro giorni. Nell'immagine parzialmente ricostruita si riconoscono archietetture non dissimili dal Grande Tempio di Turin.

Nuovi dettagli di un nuovo ciclo?

Scendendo più nel dettaglio del titolo, tutti noi sappiamo che la Fenice è un uccello mitologico che, una volta morto, risorge dalle proprie ceneri: tuttavia il mito originale, nato nell'Antico Egitto, vede la fenice (Bennu) come un airone che rinasce dalle acque del Nilo. Successivamente il mito venne fatto proprio dalla cultura greca che trasformò la Fenice in quell’uccello dal piumaggio variopinto, dall’aspetto di rapace, che risorge dalle proprie ceneri e che noi ben conosciamo. Secondo il poeta latino Ovidio, la Fenice è da considerarsi come l’allegoria dell’arrivo di un Profeta o di un Messia che ha il compito di distruggere le vecchie credenze e costruirne una nuova sulle ceneri delle precedenti. Impossibile non vedere, in questa lettura, la visione cristiana di Gesù Cristo e, effettivamente, la cristianità ha fatto sua il concetto della Fenice. La Fenice è anche una costellazione, l’unica ad essere stata identificata da tutte le culture con un uccello: Grifone, Aquila, Giovane Struzzo (dagli arabi) e Uccello di Fuoco (dai cinesi). Da notare come in tutte le culture la Fenice abbia le stesse caratteristiche: capacità sensoriali superiori, portatrice di una nuova era e depositaria di una conoscenza superiore. In ultimo, in un mito ebraico, la Fenice è l’unico animale che si rifiuta di mangiare la mela che Eva offre a tutti gli animali del Paradiso.

Lazzaro alzati e cammina

Chi può essere la “Fenice che risorge”? Al momento gli indizi (e le pare mentali) ci riconducono a due soli personaggi della Saga di Assassin’s Creed: Desmond o Giunone. Entrambe le risposte sono valide e non abbiamo grossi elementi a supporto (o a scarico) di una o dell’altra ipotesi. Possiamo pensare che Desmond sia stato tenuto in vita dall’Abstergo per il suo potenziale genetico: in questo senso potremmo pensare che il “Signor Miles” possa servire per ulteriori esperimenti templari e, di conseguenza, rientrare nella trama di AC dalla porta principale quando sembrava essere stato cacciato da quella di servizio alla fine di AC3. Intrappolato ed ibernato, Desmond potrebbe, date le sue capacità, assumere nuovamente il ruolo di protagonista della trama nel presente. Un’altra di chiave di lettura potrebbe vedere Desmond come una sorta di soggetto 16 che, costretto all’ibernazione dai danni provocati al corpo dal processo di liberazione di Giunone, sfrutta il sistema vitale della struttura dell’Abstergo per essere di supporto ad un possibile nuovo protagonista di Assassin’s Creed. Allo stesso tempo pensare che a risorgere sia Giunone non è per nulla sbagliato, anzi: in ottica di quello che abbiamo visto fino a qui, Giunone è la più indicata per risorgere. Non sappiamo nulla riguardo a come lei riprenda una forma corporea, però l’Abstergo (improvvida come pochi) potrebbe darle una mano. Se Giunone avesse assunto il corpo, ormai privo di vita, di Desmond e l’Abstergo fosse riuscito a ripararlo? Si siamo a livelli di fantagioco ma potrebbe essere un’ipotesi.
Come potrebbe essere un’ipotesi che Giunone, ancora non al pieno delle sue potenzialità fisiche, sia stata cattura dall’Abstergo e tenuta sotto ghiaccio? Follia? Molto probabile.


Benché le ipotesi mosse da Daniele siano parecchio suggestive, abbiamo già delle informazioni che invalidano quelle riferite a Giunone.

Lo scorso 23 Febbraio, durante una delle nostre puntate Podcast, il nostro Uomo che sapeva troppo, mentre raccontava della giornata passata con Ubisoft Italia per provare in anteprima il nuovo DLC di ACIII ha tirato fuori uno scoop niente male: Hugo Giard (Mission Director) di Ubisoft Quebec (la mamma di Project Legacy) non solo è sviluppatore di AC ma anche fan e attento ascoltatore delle opinioni di quello zoccolo duro di utenti affezionati agli sviluppi della saga. Durante l'intervista si è fatto scappare un dettaglio non da poco: il corpo di Desmond è stato recuperato dall'Abstergo che ora sta rimestando nuovamente nelle sue memorie. Da qui alcuni collegamenti illuminanti su alcune informazioni nebulose, come quelle riguardanti il sistema Cloud, giochino di tracciamento che parte dopo i titoli di coda di ACIII.
Desmond tuttavia è morto, lavorare su un cadavere putrescente è molto fastidioso, in particolare quando si tratta di conservare dati legati irrimediabilmente a un organo così delicato come il cervello. Ed infatti...

Process R8 ↓ 03-26°C

Il titolo di questo paragrafo corrisponde alla scritta che si intravede sullo sfondo dell'immagine. Molti utenti hanno inquadrato correttamente la parte finale della sigla, Daniele nel suo sunto scrive: nonostante i filtri applicati all'immagine, sono ben distinguibili i due tecnici dell’Abstergo con indosso le tute per proteggersi dalle basse temperature della stanza (vedere l’indicatore in alto che riporta la temperatura di -26°C) e soprattutto dal contatto con l’azoto liquido che sembra alimentare le capsule di stasi poste a destra e a sinistra dell’immagine. L’ibernazione, sebbene ad una temperatura più elevata di quella a cui la scienza ci ha sempre portato a pensare, potrebbe essere la spiegazione più plausibile di questa scena. (...) Il fatto che la temperatura sia impostata in °C suggerisce che la struttura Abstergo si trovi in Europa o, comunque, in una Nazione non di origine anglosassone dove, come noto, si utilizza la scala Fahrenheit per misurare la temperatura.

Senza scomodare l'ibernazione, che come fa notare Dan necessita di temperature più basse, la temperatura mostrata dalla sigla è la condizione ottimale per la conservazione di corpi in decomposizione.
Temperature simili sono utilizzate anche durante delicati interventi che sfruttano l'ipotermia controllata:  Si ha ipotermìa controllata (o ibernazione) quando si abbassa artificialmente la temperatura corporea allo scopo di rallentare i processi metabolici dell'organismo e ridurre in tal modo il consumo di ossigeno. Ciò consente di interrompere la circolazione sanguigna per periodi relativamente lunghi di tempo senza che si instaurino lesioni tessutali a causa del mancato flusso ematico e della conseguente ipossia. Questa tecnica trova particolare applicazione in neurochirurgia e in cardiochirurgia, quando per ragioni tecniche è necessario sospendere l'attività del cuore (operazioni a cuore aperto). L'ipotermìa profonda, attorno a 20 °C, consente di realizzare situazioni di completo arresto circolatorio per periodi di circa 30 minuti; quando si impiega la circolazione extracorporea, si ricorre solitamente a un'ipotermìa di media entità (28-32 °C) per garantire una miglior protezione soprattutto cerebrale.

A sostegno di questa tesi si aggiunge la dicitura in apertura "Process R8".

Il "Process R8", rientrante nelle Chlorine Dioxide Technologies, è un processo che permette di produrre, utilizzando metanolo, clo2, per i non addetti ai lavori, il clorito di sodio, un potente ossidante usato ad esempio come disinfettante nelle acque per impedire la formazione di microbi e batteri, gli stessi agenti che concorrerebbero alla composizione dei cadaveri.

In conclusione, ci troviamo davanti a un'immagine che mostra una sezione criogenica dell'Abstergo, dove plausibilmente vengono conservati corpi in condizioni critiche che richiedono un trattamento specifico viste le circostanze delicate. Tra questi è possibile vi sia il nostro Desmond Miles, che dopo la fine infausta di ACIII torna a parlare di sé in questo contesto post mortem.
Restano ancora incerti altri dettagli come quell'oggetto indefinito dietro i due tecnici, ma ci stiamo lavorando.

Restate sintonizzati.