Con il materiale rilasciato ieri notte Ubisoft ridesta il mio interesse.
Al termine del cinematic trailer di ACIV si scorge questo oggetto. Quella goccia di sangue al suo interno può voler dire qualunque cosa.
Io (come altri) tuttavia non riesco a non pensare ad Eva e (parafrasando il discorso di Soggetto 16) il suo DNA. Il titolo di questo articoletto è volutamente provocatorio, l'idea della clonazione (almeno per chi arriva dalla fine degli anni '80 come me) balza alla mente quasi all'istante.
Ma Assassin's Creed su questo fronte ha sempre messo l'accento sulla capacità di stoccaggio delle informazioni a livello genetico, piuttosto che sulla possibilità tutta SCI-FI di resuscitare individui in modo plausibile.
Se dunque quella goccia permettesse di sequenziare il genoma di Eva per riviverne i ricordi?
Shaun in un discorso opzionale con Desmond, in ACIII, alludeva all'idea di curiosare nel passato rimandando indietro l'orologio della storia di 75.000 anni. Ma già dal 2011, ne Le Verità dell'Animus, il dibattito aveva preso in considerazione questa ipotesi.
Sessioni di Animus ambientate al tempo del grande conflitto, della catastrofe prima. E viste le circostanze della narrazione attuale, questo salto indietro nel tempo trova anche una motivazione solida: vedere come gli umani hanno contrastato i CVP, trovare un modo per fermare Giunone attraverso Eva, leader dei ribelli.
Allo stato attuale, quel cubo potrebbe essere qualsiasi cosa. Vedremo cosa ci aspetta.
Unica certezza è che manterremo gli occhi ben fissi su quel cubo vitreo.