In questi giorni è finalmente uscita in Italia la prima parte di Assassin's Creed Brahman, nuovo fumetto nato dal genio congiunto di Brenden Fletcher e Karl Kerschl e Cameron Stewart, gli stessi autori di The Fall e The Chain.
Inutile dire quanto questo fumetto sia di pregevole fattura, con un lavoro artistico eccezionale ma sopratutto con una trama dalle grandi implicazioni. Posso dire già da ora che le mie aspettative legate a questo fumetto sono state ampiamente ripagate: sono sempre più dell'opinione che questo media riesca a conservare l'essenza più autentica del concept originale di Assassin's Creed, e questo nuovo capitolo rigorosamente canonico non è da meno.
Brahman non solo apre la strada ad alcune introspezioni, ma riallaccia tutta una serie di informazioni a noi note: nell'ultimo periodo l'analisi legata alle trame di AC si è fatta molto cauta, per lo meno in questa sede. Tuttavia questo fumetto apre la strada per nuove ipotesi che andremo a vedere di seguito.
La Abstergo sul mercato indiano
Qualche tempo fa, con la fine dell'embargo del Closed Alpha di ACInitiates, pubblicai i contenuti allora noti sulla componente moderna dello storyline. Tra questi avvenimenti uno in particolare trova un collegamento diretto con le vicende di Brahman. L'intervista ad Ajay Rana, leader della MysoreTech, compagnia di distribuzione per la quale lavora il protagonista del fumetto, Jot Soora.
Qualche tempo fa, con la fine dell'embargo del Closed Alpha di ACInitiates, pubblicai i contenuti allora noti sulla componente moderna dello storyline. Tra questi avvenimenti uno in particolare trova un collegamento diretto con le vicende di Brahman. L'intervista ad Ajay Rana, leader della MysoreTech, compagnia di distribuzione per la quale lavora il protagonista del fumetto, Jot Soora.
GOA // INDIA // 2013-09-25 // 19:52 SO HOT RIGHT NOW |
Nello scorcio di intervista leggibile sull'immagine, un riferimento al lancio di un prodotto di intrattenimento, capace di adattare i contenuti multimediali in funzione delle onde cerebrali di chi usa il dispositivo. Il dispositivo è associato al Brahman Project da cui prende il nome il fumetto.
Questo oggetto ci permette di avere un quadro più chiaro di come la Abstergo si sta effettivamente muovendo, con particolare attenzione alle tecnologie a disposizione dei Templari dietro al mondo dei ricordi genetici. Per comprendere al meglio la situazione è necessario tornare indietro fino AC:Brotherhood, passando per AC:Revelations e ACIII, fino a oggi.
Siamo nel 2008. In ACR Clay durante le sue prime infiltrazioni per conto di Bill Miles ruba delle informazioni riservate legate al settore di sviluppo dedicato al Progetto Animi. Al loro interno, oltre ai dettagli di budget si fa riferimento alla possibilità di miniaturizzare la tecnologia Animus, con un dispositivo più piccolo del 30% già a quell'epoca. Nel 2009 viene lanciata l'Abstergo Entertainment, questa nel 2010 lancia a sua volta Project Legacy e poco più avanti, nel 2012, la versione a portata di utente dell'Animus viene distribuita.
Tra i prodotti associati a questa tecnologia abbiamo AC Liberation e la modalità di gioco multiplayer di ACIII. Entrambi sono prodotti con funzione duale: da un lato la propaganda pro-Templare, con eventi storici editati e pubblicità virali di impatto, dall'altra monitorano gli utenti fruitori durante la fase di intrattenimento e raccolgono dati biometrici. E' curioso osservare che in questo periodo le azioni di Erudito sono più frequenti, il collettivo è consapevole del pericolo che comportano questi prodotti e hackera entrambi per danneggiare quanto più può l'Abstergo.
"Il Brahman", così si riferiscono a lui i piani alti della MysoreTech, non è altro che un nuovo prodotto associato all'Animus casalingo. E' per questo motivo che tra le interfacce grafiche si individuano voci come "Fantasy", "Action" e "Movie Star". Una nuova esperienza virtuale specifica per il mercato indiano che crea un pacchetto unico con la console Abstergo ed il visore. Come si evince dai concept art del fumetto il visore, oltre a funzionare come periferica di output visivo, nella parte superiore ha un lettore di materiale genetico che trae informazioni sul DNA dell'utente da piccoli campioni di pelle e capelli. In questo modo, mentre l'utente è intrattenuto e distratto dall'esperienza virtuale, i dati raccolti vengono gestiti via Cloud e inviati ai server che rispondono all'Animus Omega, generando così una banca-dati senza precedenti.
Con un censimento genetico in atto, concentrarsi sulla seconda popolazione più numerosa al mondo non stupisce, ma forse c'è di più: in una ricerca condotta nel 2009, mette in evidenza l'origine della popolazione indiana dall'unione di due distinte tribù rispettivamente di provenienza meridionale e settentrionale. La prima vecchia di 65.000 anni, la seconda, subentrata dopo, di 45.000 anni fa. Tutte date di un tempo profondo molto vicine alla catastrofe di Toba e alla rinascente popolazione del mondo dopo il disastro. Indubbiamente una pista utile per i Templari che mirano ad ottenere quante più informazioni possibili su Coloro che Vennero Prima e le loro origini genomiche (si vedano i Tuareg, citati tra i file di ACIII, tenuti sotto osservazione dai Templari perché rappresentanti l'uomo col genoma più antico e vicino a quello primigenio noto).
Cosa succede a Jot Soora? Essendo uno dei dipendenti della MysoreTech più vicini al progetto di distribuzione del prodotto è anche quello con la maggiore probabilità di incorrere in qualche evento singolare.
Così accade, ricalcando in parte dei percorsi familiari.
AC: Brotherhood, Cluster 8. Registrazioni telefoniche Abstergo. Aprile 2011. Un uomo chiama l'assistenza per un problema col suo televisore. Nella lista dei canali, tra il 172 e il 173, compare un menù che evidenzia transazioni fatte dall'uomo e dati biometrici della sua famiglia. Sembra intuire che una qualche tecnologia sta influenzando il suo organismo. Prima che ne abbia conferma, la registrazione del Cluster lascia intendere un atto drastico e risolutivo da parte dei Templari volto a far tacere l'uomo.
Sembra che a Jot stia accadendo la stessa cosa: una falla nel sistema Abstergo mostra quello che non dovrebbe sapere. Da alcune pagine del fumetto si intuisce che l'Abstergo è già al corrente di tutto (forse anche a causa dei continui tentativi di Jot di accedere alla pista di dati aperti dalla sua ragazza Monima) e cerca di ottenere il portatile del ragazzo. Il fumetto non a caso inizia con Jot sequestrato (da chi lo vedrete nella secoda parte) ma il suo destino è ancora in bilico.
Arbaaz Mir il Khoja
Prima dell'uscita della prima edizione dell'enciclopedia mi cimentai nella stesura di un articolo riassuntivo di tutto ciò che si conosce di storicamente documentato legato alla setta degli Assassini.
Come ho già accennato in più occasioni Arbaaz trova origine in radici in quel frangente di storia legato agli ultimi decenni di vita della Setta degli Assassini del medio oriente.
Dopo l'invasione mongola gli Assassini sopravvissuti, che portarono in salvo l'erede alla futura guida dei Nizariti rimasti, nel XV secolo conobbero una breve ripresa e si spinsero verso oriente fino in India nel tentativo di reclutare nuovi adepti. Questi Indiani convertiti alla religione Islamica
presero il nome di Khoja derivante dal titolo onorifico persiano Khwaja che significa maestro.
Tutt'ora esistente, questa minoranza etnica risponde all'Aga Khan IV (lo stesso da cui si ispira la figura del Mentore di The Fall).
Molti di loro vivono negli stati del Gujarat, del Maharashtra, del Rajasthan, quest'ultimo già a noi noto attraverso il Glifo 4 - Conoscenza Infinita, che in un suo messaggio nascosto -“Ancient city, Rajasthan, India, irradiated by PoE” - si riferiva a questa regione, colpita in antichità da quella che sembra un'inspiegabile esplosione su larga scala simile a quella scaturita da un ordigno nucleare, ricollegando questo mistero inspiegabile al passaggio di Coloro che Vennero Prima o a un evento simile a quello di Tunguska in Russia.
Tornando al fumetto si può facilmente individuare il collegamento tra i Khoja ed Arbaaz nel momento in cui quest'ultimo saluta Hamid col tipico saluto Islamico Assalamu Alaykum, che significa "la pace sia con te". Altro esempio più emblematico vede Arbaaz dire al muto Raza Soora "per un po' di tempo sarai mussulmano", indicandogli di lavarsi via dalla fronte il tilaka, tipico simbolo della religione induista.
Tuttavia, per quanto un Assassino indiano sia perfettamente plausibile, non bisogna pensare che i Khoja fossero/siano automaticamente tutti dei guerrieri, ma semplicemente individui convertiti al credo religioso dell'Islam sciita.
La montagna della luce
Passando ad analizzare gli elementi collegati ad Arbaaz ci imbattiamo in una serie di indizi di grande valore.
L'assassino si presenta al bureau del confratello Hamid con un bottino prezioso, una sorta di mappa alchemica dalle grafie familiari. La mappa sembra essere una riproposizione in chiave AC del folio 86v del manoscritto Voynich. Questo manoscritto è già apparso in ACIV destando l'interesse di molti fan di vecchia data. Nella realtà, il manoscritto Voynich, attribuito a Ruggero Bacone, è stato oggetto di mistero fino a poco tempo fa. Criptico è assurdamente difficile da decifrare, il manoscritto è ampiamente illustrato e mostra una serie di nozioni anacronistiche e di trascrizioni ai limiti della preveggenza. Al suo interno infatti non solo ci sono nozioni di materie come botanica ed astronomia che non trovano riscontro con quanto si sa attualmente, ma presenta passaggi dal gusto tutto profetico: "Arriveremo a costruire macchine capaci di spingere grandi navi a velocità più forti che un’intera schiera di rematori e bisognose soltanto di un pilota che le diriga. Arriveremo a imprimere ai carri incredibili velocità senza l’aiuto di alcun animale. Arriveremo a costruire macchine alate, capaci di sollevarsi nell’aria come gli uccelli".
La rilettura in chiave AC di un oggetto e i contenuti di tipo divinatorio sono caratteristiche a noi già note, che Ubisoft ha utilizzato in alcune occasioni: nel primo caso i dischi di memoria della Prima Civilizzazione vennero pubblicizzati in un teaser di AC: Revelations associandoli al disco di Festo, una tavola circolare incisa dal significato ancora incerto.
Nel Codex di Altair, l'Assassino siriano traccia una mappa del sistema solare quasi 300 anni prima del De revolutionibus orbium coelestium di Copernico e parla di nuovi continenti prima di Colombo. Ecco che in questa prospettiva sia il manoscritto che la mappa di Arbaaz rappresentano dunque degli Out of Place Artifacts, oggetti che per il loro grado di tecnologia e contenuti sono difficile da datare. Questo parallelismo tra il Codex di Altair e il manoscritto Vounych ha senso se li consideriamo come tentativo di attingere conoscenza dall'eredità di Coloro che Vennero Prima. Gli uomini lungo i secoli riscoprono conoscenze dimenticate, ma non comprendendole appieno ne deformano i contenuti.
Questo preambolo così lungo ci serve per comprendere appieno i collegamenti che seguiranno.
Andando ad osservare gli aspetti più immediati della mappa notiamo che la rivisitazione in chiave AC mostra elementi presi da ogni capitolo principale finora uscito: la Mela dell'Eden in possesso di Washington in ACIII nell'angolo in alto a sinistra, la Mela dell'Eden in possesso di Altair (o di Ezio, queste due rispetto a quelle di Washington hanno un pattern di venature diverso) da ACI (e ACII, effettivamente essendo d'aspetto identica per entrambi è interpretabile come simbolo univoco per rappresentarli insieme) nell'angolo in alto a destra. Subito sotto la mela l'albero della conoscenza osservato in ACB nella Cripta di Giunone e nelle pergamene di Romolo (che farebbe dunque pensare che la mela sia attribuibile più ad Ezio che ad Altair), al lato opposto di questi un disco di memoria incontrato in ACR, nell'angolo in basso a destra e a sinistra rispettiva mente il folio 75r e il folio 70r del già citato manoscritto Voynich apparso in ACIV.
Al centro, l'oggetto tema fulcro del fumetto: il diamante Koh-i-Noor. La montagna di Luce. Il Syamantraka Mani. La montagna di Luce potrebbe generare un collegamento interessante con quanto visto nelle mission di AC Initiates, in particolare con lo Stage 2 della mission First Blood: al suo interno una citazione riportava dagli Iniziati ("One climbs, one sees. One descends, one sees no longer. But one has seen.” "Si sale, si vede. Si scende, non si vede più. Ma si è visto.") al libro incompiuto di Dumal, Il Monte Analogo, luogo metafisico la cui cima custodisce il Peradam, un cristallo prodigioso dalle propriertà magiche e dalla forma perfettamente sferica (la stessa con la quale il gioiello è illustrato nella pergamena). Hamid parla del gioiello come di "un'immensa fonte di energia con il potere di unire il fato di tutti i Frutti dell'Eden", caratteristica unica nel suo genere, mai contemplata finora nel plot generale che anzi vedeva articolare l'iconografia dei manufatti in più oggetti con molteplici poteri. L'immagine della mappa che mostra elementi di tutti i capitoli riuniti in presenza di uno fa ripensare alle considerazioni fatte dopo aver terminato ACIV che suggeriscono la volontà di Ubisoft di condensare i contenuti della saga. Letteralmente questo oggetto unificherebbe nelle mani di chi lo possiede il controllo di tutti i manufatti esistenti. Un oggetto decisamente potente e probabilmente priorità per i Templari, che affiancherebbero al censimento genomico la ricerca del FE definitivo. Tuttavia questo oggetto, in linea con la mitologia dalla quale Ubisoft ha attinto, sembra essere maledetto, capace di portare grandi ricchezze come terribili sciagure. In particolare sembra che solo Dio o una donna possano portarlo impunemente.
Il gioiello si presenta di dimensione relativamente minuta di un colore azzurro intenso, avvolto in un bagliore dello stesso colore. La tonalità richiama prepotentemente le architetture pulsanti di energia della cripta di Giunone in ACR, così come le batterie recuperate da Desmond in ACIII per riattivare il Tempio. Forse il gioiello è legato al misterioso elemento sintetizzato da Coloro che Vennero Prima per trarre energia dallo semplice scorrere del tempo come nelle Batterie di Baghdad viste nei dossier ACIV? Vedremo.
Anche la pergamena di Arbaaz mostra lo stesso luccichio blu (lo stesso che possono scorgere gli Ibridi dotati di "Sesto Senso"?) suggerendo forse una qualche capacità interattiva tra il foglio e il gioiello. Forse congiungendo sopra di essa gli oggetti elencati sopra con al centro il Kor-i-Noor si innescherebbe davvero un processo alchemico? La supposizione non è così assurda se ci ricolleghiamo alle informazioni giunte a noi da Project Legacy: Bombastus Paracelso, La Scienza Divina di John Dee ed Edward Kelley (figure tra l'altro vicinissime ai misteri del manoscritto Voynich), sono tutti eventi legati a fenomeni alchemici e in alcuni casi a cartacei dai grandi poteri.
Concludo questa parte dell'analisi con alcune speculazioni deboli ma suggestive. Date le piccole dimensioni del gioiello ed il suo enorme quanto tremendo potere maledetto, siamo forse di fronte al contenuto del misterioso cofanetto di Ezio? Faccio notare che sia in AC Embers che in Freedom Cry il passaggio di testimone avviene da un uomo verso una donna (per il primo caso da Ezio a Shao Jun, per il secondo da Adéwalé a Bastienne), le sole capaci di portare impunemente il manufatto.
Possibile che sia il Kor-i-Noor a generare quel luccichio così forte tra le mani del misterioso individuo di fronte alla tomba di Lucy su ACInitiates? Anche in questo caso benché le teorie legate alle fiale appaiono interessanti (secondo alcune teorie sparse per il web l'individuo tiene tra le mani una fiala per riempirla del sangue di Lucy e di Daniel Cross, ipotesi molto precaria che implica il disotterrare i cadaveri di entrambi in una situazione piuttosto scomoda.) un collegamento tra il bagliore e il gioiello è immediato. I vestiti sembrano suggerire un individuo di sesso maschile, dunque non adatto a tenere il gioiello troppo a lungo senza incorrere in grossi guai. L'immagine qui sotto merita un'ampia analisi in separata sede, ad oggi ha ancora troppe variabili ignote.
Le sue piccole dimensioni si prestano anche per un ultimo azzardo. Per mesi si è discusso del video Verità mostrato in ACII, e per altrettanti mesi del contenuto del bracciale legato al braccio di Eva. Allo stato attuale potrebbe spiegarsi semplicemente come un "collare" di riconoscimento, forse un trasmettitore, usato per identificare e tenere d'occhio l'unica donna-Ibrido esistente. Se tuttavia si scegliesse di abbracciare l'idea che ipotizza una sorta di astuccio legato al braccio della prima donna? Anche in questo caso sottolineo il fatto che a tenerlo sia lei e non Adamo. Questa ipotesi tuttavia è debolissima perché implicherebbe un doppio furto da parte degli Ibridi. Ma con le spiegazioni retroattive mai dire mai.
Come noterete ho proposto tutte ipotesi legate a personaggi non CVP, senza considerare la donna più minacciosa che attualmente attende di agire. Se questo oggetto dovesse finire tra le mani di Giunone, dunque donna e capace di portare senza problemi il gioiello, le conseguenze potrebbero essere devastanti. C'è tuttavia la sua condizione di essere digitale di mezzo, il che implicherebbe la necessità di un corpo materiale per interagire col Kor-i-Noor. Ma con la rete a sua disposizione quanto mancherà prima che riesca a controllare capillarmente altri individui?
Assassin's Creed Brahman si rivela dunque un tassello utilissimo per la comprensione generale che mostra numerosi collegamenti tra molteplici elementi dell'universo di AC. Restiamo in attesa dell'uscita della seconda parte che promette contenuti davvero strepitosi. Ho già avuto alcune anticipazioni e posso assicurarvi che le implicazioni che porterà saranno enormi. Ne parleremo a pubblicazione avvenuta.
Confronto tra la pergamena ed il folio 86v del Manoscritto Voynich |
L'assassino si presenta al bureau del confratello Hamid con un bottino prezioso, una sorta di mappa alchemica dalle grafie familiari. La mappa sembra essere una riproposizione in chiave AC del folio 86v del manoscritto Voynich. Questo manoscritto è già apparso in ACIV destando l'interesse di molti fan di vecchia data. Nella realtà, il manoscritto Voynich, attribuito a Ruggero Bacone, è stato oggetto di mistero fino a poco tempo fa. Criptico è assurdamente difficile da decifrare, il manoscritto è ampiamente illustrato e mostra una serie di nozioni anacronistiche e di trascrizioni ai limiti della preveggenza. Al suo interno infatti non solo ci sono nozioni di materie come botanica ed astronomia che non trovano riscontro con quanto si sa attualmente, ma presenta passaggi dal gusto tutto profetico: "Arriveremo a costruire macchine capaci di spingere grandi navi a velocità più forti che un’intera schiera di rematori e bisognose soltanto di un pilota che le diriga. Arriveremo a imprimere ai carri incredibili velocità senza l’aiuto di alcun animale. Arriveremo a costruire macchine alate, capaci di sollevarsi nell’aria come gli uccelli".
La rilettura in chiave AC di un oggetto e i contenuti di tipo divinatorio sono caratteristiche a noi già note, che Ubisoft ha utilizzato in alcune occasioni: nel primo caso i dischi di memoria della Prima Civilizzazione vennero pubblicizzati in un teaser di AC: Revelations associandoli al disco di Festo, una tavola circolare incisa dal significato ancora incerto.
Nel Codex di Altair, l'Assassino siriano traccia una mappa del sistema solare quasi 300 anni prima del De revolutionibus orbium coelestium di Copernico e parla di nuovi continenti prima di Colombo. Ecco che in questa prospettiva sia il manoscritto che la mappa di Arbaaz rappresentano dunque degli Out of Place Artifacts, oggetti che per il loro grado di tecnologia e contenuti sono difficile da datare. Questo parallelismo tra il Codex di Altair e il manoscritto Vounych ha senso se li consideriamo come tentativo di attingere conoscenza dall'eredità di Coloro che Vennero Prima. Gli uomini lungo i secoli riscoprono conoscenze dimenticate, ma non comprendendole appieno ne deformano i contenuti.
Questo preambolo così lungo ci serve per comprendere appieno i collegamenti che seguiranno.
Andando ad osservare gli aspetti più immediati della mappa notiamo che la rivisitazione in chiave AC mostra elementi presi da ogni capitolo principale finora uscito: la Mela dell'Eden in possesso di Washington in ACIII nell'angolo in alto a sinistra, la Mela dell'Eden in possesso di Altair (o di Ezio, queste due rispetto a quelle di Washington hanno un pattern di venature diverso) da ACI (e ACII, effettivamente essendo d'aspetto identica per entrambi è interpretabile come simbolo univoco per rappresentarli insieme) nell'angolo in alto a destra. Subito sotto la mela l'albero della conoscenza osservato in ACB nella Cripta di Giunone e nelle pergamene di Romolo (che farebbe dunque pensare che la mela sia attribuibile più ad Ezio che ad Altair), al lato opposto di questi un disco di memoria incontrato in ACR, nell'angolo in basso a destra e a sinistra rispettiva mente il folio 75r e il folio 70r del già citato manoscritto Voynich apparso in ACIV.
Al centro, l'oggetto tema fulcro del fumetto: il diamante Koh-i-Noor. La montagna di Luce. Il Syamantraka Mani. La montagna di Luce potrebbe generare un collegamento interessante con quanto visto nelle mission di AC Initiates, in particolare con lo Stage 2 della mission First Blood: al suo interno una citazione riportava dagli Iniziati ("One climbs, one sees. One descends, one sees no longer. But one has seen.” "Si sale, si vede. Si scende, non si vede più. Ma si è visto.") al libro incompiuto di Dumal, Il Monte Analogo, luogo metafisico la cui cima custodisce il Peradam, un cristallo prodigioso dalle propriertà magiche e dalla forma perfettamente sferica (la stessa con la quale il gioiello è illustrato nella pergamena). Hamid parla del gioiello come di "un'immensa fonte di energia con il potere di unire il fato di tutti i Frutti dell'Eden", caratteristica unica nel suo genere, mai contemplata finora nel plot generale che anzi vedeva articolare l'iconografia dei manufatti in più oggetti con molteplici poteri. L'immagine della mappa che mostra elementi di tutti i capitoli riuniti in presenza di uno fa ripensare alle considerazioni fatte dopo aver terminato ACIV che suggeriscono la volontà di Ubisoft di condensare i contenuti della saga. Letteralmente questo oggetto unificherebbe nelle mani di chi lo possiede il controllo di tutti i manufatti esistenti. Un oggetto decisamente potente e probabilmente priorità per i Templari, che affiancherebbero al censimento genomico la ricerca del FE definitivo. Tuttavia questo oggetto, in linea con la mitologia dalla quale Ubisoft ha attinto, sembra essere maledetto, capace di portare grandi ricchezze come terribili sciagure. In particolare sembra che solo Dio o una donna possano portarlo impunemente.
Nāder Shāh osserva il Koh-i-Noor |
Anche la pergamena di Arbaaz mostra lo stesso luccichio blu (lo stesso che possono scorgere gli Ibridi dotati di "Sesto Senso"?) suggerendo forse una qualche capacità interattiva tra il foglio e il gioiello. Forse congiungendo sopra di essa gli oggetti elencati sopra con al centro il Kor-i-Noor si innescherebbe davvero un processo alchemico? La supposizione non è così assurda se ci ricolleghiamo alle informazioni giunte a noi da Project Legacy: Bombastus Paracelso, La Scienza Divina di John Dee ed Edward Kelley (figure tra l'altro vicinissime ai misteri del manoscritto Voynich), sono tutti eventi legati a fenomeni alchemici e in alcuni casi a cartacei dai grandi poteri.
Concludo questa parte dell'analisi con alcune speculazioni deboli ma suggestive. Date le piccole dimensioni del gioiello ed il suo enorme quanto tremendo potere maledetto, siamo forse di fronte al contenuto del misterioso cofanetto di Ezio? Faccio notare che sia in AC Embers che in Freedom Cry il passaggio di testimone avviene da un uomo verso una donna (per il primo caso da Ezio a Shao Jun, per il secondo da Adéwalé a Bastienne), le sole capaci di portare impunemente il manufatto.
Possibile che sia il Kor-i-Noor a generare quel luccichio così forte tra le mani del misterioso individuo di fronte alla tomba di Lucy su ACInitiates? Anche in questo caso benché le teorie legate alle fiale appaiono interessanti (secondo alcune teorie sparse per il web l'individuo tiene tra le mani una fiala per riempirla del sangue di Lucy e di Daniel Cross, ipotesi molto precaria che implica il disotterrare i cadaveri di entrambi in una situazione piuttosto scomoda.) un collegamento tra il bagliore e il gioiello è immediato. I vestiti sembrano suggerire un individuo di sesso maschile, dunque non adatto a tenere il gioiello troppo a lungo senza incorrere in grossi guai. L'immagine qui sotto merita un'ampia analisi in separata sede, ad oggi ha ancora troppe variabili ignote.
Le sue piccole dimensioni si prestano anche per un ultimo azzardo. Per mesi si è discusso del video Verità mostrato in ACII, e per altrettanti mesi del contenuto del bracciale legato al braccio di Eva. Allo stato attuale potrebbe spiegarsi semplicemente come un "collare" di riconoscimento, forse un trasmettitore, usato per identificare e tenere d'occhio l'unica donna-Ibrido esistente. Se tuttavia si scegliesse di abbracciare l'idea che ipotizza una sorta di astuccio legato al braccio della prima donna? Anche in questo caso sottolineo il fatto che a tenerlo sia lei e non Adamo. Questa ipotesi tuttavia è debolissima perché implicherebbe un doppio furto da parte degli Ibridi. Ma con le spiegazioni retroattive mai dire mai.
La montagna di Luce/Il monte Analogo/Il Kilimangiaro/Un monte non identificato |
Come noterete ho proposto tutte ipotesi legate a personaggi non CVP, senza considerare la donna più minacciosa che attualmente attende di agire. Se questo oggetto dovesse finire tra le mani di Giunone, dunque donna e capace di portare senza problemi il gioiello, le conseguenze potrebbero essere devastanti. C'è tuttavia la sua condizione di essere digitale di mezzo, il che implicherebbe la necessità di un corpo materiale per interagire col Kor-i-Noor. Ma con la rete a sua disposizione quanto mancherà prima che riesca a controllare capillarmente altri individui?
Assassin's Creed Brahman si rivela dunque un tassello utilissimo per la comprensione generale che mostra numerosi collegamenti tra molteplici elementi dell'universo di AC. Restiamo in attesa dell'uscita della seconda parte che promette contenuti davvero strepitosi. Ho già avuto alcune anticipazioni e posso assicurarvi che le implicazioni che porterà saranno enormi. Ne parleremo a pubblicazione avvenuta.
Sono nuovo di qui e ho letto solo qualche vostro articolo (anche se li leggerò tutti poco ma sicuro) e devo farvi i miei più sinceri complimenti e ringraziamenti per le vostre dettagliate analisi e speculazioni che riuscite a fare su questa magnifica saga!Continuate così!
RispondiEliminaSalute e Pace, Nexus e benvenuto nella nostra community. Fa sempre bene al cuore leggere commenti come i tuoi. Il vostro supporto è sempre prezioso :)
EliminaNonostante il sempre più scadente livello tecnico della saga ( Black Flag più pesante di Crysis 3, maledetta Ubisoft e la loro scarsa ottimizzazione su PC), la trama di BF insipida e con personaggi comprimari davvero poco caratterizzati, e nonostante l'ostinazione a non correggere i gravissimi difetti storici della serie (qualcuno ha detto IA?), ci sono sempre i vostri articoli a tenere a galla l'interesse. Complimenti davvero.
RispondiEliminaGrazie a te che ci segui! :)
EliminaCiao a tutti! Complimenti per l'articolo, interessante come sempre. Vorrei togliermi un dubbio sul fumetto AC Brahman...Ho l'impressione che i ricordi vissuti dal protagonista del presente non siano quelli di Arbaaz Mir, ma quelli del ragazzino muto. Mi fa pensare a ciò il fatto che quando Jot Soora è in bagno a lavarsi la faccia vede nello specchio un riflesso che non è quello di Arbaaz, ma di un altro uomo che sembrerebbe essere il ragazzo muto, però adulto. Lo stesso vale quando rivela di star rivivendo i ricordi di un assassino alla sua collega: nella vignetta ci sono due volti che si sovrappongono, e quello del passato non sembra essere quello di Arbaaz, ma quello del ragazzo. Solo io ho questa impressione?
RispondiEliminaNon è una tua semplice impressione. Jot sta rivivendo le memorie di Raza Soora, il ragazzino muto che segue Arbaaz. Per estensione dunque, Jot rivede tutti gli attimi in cui Raza e Arbaaz sono insieme. Se ci fai caso, le memorie di Raza che coinvolgono Arbaaz terminano nel momento in cui quest'ultimo decide di allontanarsi dal ragazzo. Curiosamente subito dopo accadranno gli eventi legati ai ricordi di Monima (la ragazza di Jot) visti ad inizio fumetto.
EliminaPersonalmente trovo questo espediente narrativo molto affascinante, perché conferisce nuovamente alle memorie genetiche quella nota di credibilità che si è persa riconducendo troppe figure di spicco ad un solo individuo. L'idea che oltre ad Altair vi fosse anche Ezio tra gli antenati di Desmond rendeva già abbastanza curiosa la genealogia di quest'ultimo, specie considerata la non parentela tra i due gran maestri assassini. Con l'inserimento di un terzo e di un quarto personaggio dai vissuti straordinari (Connor ed Edward) la cosa ha perso di spessore.
In questa maniera invece vi sono più persone che vanno a costruire una storia coi loro piccoli tasselli genealogici, alcuni di loro, come Raza Soora, anche mediocri. Una mediocrità tutta a beneficio del realismo che spezza quel trend di "puro sangue" che si è venuto a creare con la saga principale. Chissà se sfrutteranno la cosa anche nei videogiochi.
Grazie per la risposta. Il fatto è che ho cominciato a leggere il fumetto con la convinzione che le memorie rivissute fossero quelle di Arbaaz e mi sono portato questa convinzione fino alla fine XD. Poi rileggendo meglio mi è venuto quel dubbio.
EliminaPer quel che riguarda la genealogia di Desmond così ricca di personaggi di spicco per l'Ordine si potrebbe pensare che ciò sia dovuto allo zampino dei CVP (oppure solo di Giunone) che, per fare in modo che Desmond avesse un corredo genetico appropriato per maneggiare i frutti dell'eden e scongiurare quindi la catastrofe, siano intervenuti nel corso della storia affinchè le discendenze dei vari Assassini (quelli che abbiamo già conosciuto e quelli che dobbiamo ancora conoscere) confluissero infine nella casata Miles. Personalmente spero non sia così perchè mi sembra una spiegazione troppo semplicistica: preferisco più uno svolgimento dei fatti regolato dalla casualità piuttosto che da leggi predeterminate (anche se alla luce dei fatti di Black Flag Giunone ha predeterminato tutto con 75000 anni di anticipo).
Concludo sperando che, come dici tu, in futuro sfruttino l'espediente narrativo di AC Brahman per introdurre nel gioco una modalità cooperativa in single player, e che magari ci facciano rivivere i ricordi di un Assassino importante attraverso il punto di vista di un suo assistente, cosa però, difficile da realizzare visto che per raccontare la storia del protagonista sarà necessario, a discapito della credibilità, che il suo assistente sia sempre con lui.
ciao a tutti ! ho una domanda che non è proprio inerente ad assassin's creed brahman ,ma che mi tartassa da anni, allora premetto che dire che sono un fan sfegatato della serie è dire poco inoltre vi seguo con assiduità da molto tempo, (se la memoria non m'inganna da quando faceste una ''gita speciale '' a Monteriggioni, credo poco prima che uscisse AC 2,se mi sbaglio, chiedo pietà XD) perciò sia per esperienza personale sia grazie a voi ,credo di potermi definire abbastanza esperto riguardo la saga di AC,però le mie auto-lodi potrebbero diventare fumo con questa domanda,il fatto è che purtroppo c'è una cosa che non ho mai compreso in tutta la storia (poi vai a vedere ce l'ho sempre avuta sotto il naso ),si tratta di un preciso momento presente in assassin's creed brotherhood, mi riferisco al momento in cui desmond appena entrato nella cripta degli assassini sotto monteriggioni insieme a lucy, a causa dell'effetto osmosi vede d'innanzi a lui un ezio molto più vecchio di come lo conoscevamo ai tempi di brotherhood, e dice che deve essere tornato dopo l'attacco alla villa, già me la sono posta in passato questa domanda in molti mi hanno risposto dicendo che è tornato per lasciare quel glifo a piramide presente nell'entrata principale della villa (ne ho seri dubbi ) altri invece, che è tornato semplicemente per dare un occhiata (ma sappiamo benissimo che gli sviluppatori di AC non lasciano mai nulla al caso) , allora mi chiedo che cosa ci faceva mai nelle ormai rovine della vecchia cripta? da come Desmond lo definisce anziano mi pare ovvio che il tutto si sia sviluppato dopo brotherhood anzi mi viene da pensare che gli eventi si svolgano addirittura addiritura dopo la fine di revelation ,cioè quando ezio fa ritorno in italia. secondo voi quale potrà mi essere il motivo ? io sinceramente ho un ipotesi abbastanza azzardata ma a mio parere fattibile,non sarà che tante volte è tornato per recuperare qualcosa ? che cosa? secondo me quel famoso scrigno presente in embers,dopo tutto è ancora un mistero di come lo abbia ottenuto, potrebbe esserne entrato in possesso già dai tempi di brotherhood e che durante l'attacco alla villa nel caos del momento se ne sia dimentcato, ovviamente dir che è da prendere con le pinze con tanto di guanti è dire poco, comunque grazie in anticipo per la risposta :D
RispondiEliminaCi troviamo davanti ad uno dei piccoli casi di plothole, in realtà gli sviluppatori lasciano parecchio al caso, mi spiego: gli sceneggiatori lasciano spesso delle vie aperte per poter creare nuove vicende e filoni narrativi. A questo fattore aggiungici una gestione del brand basata sul coinvolgimento di più team che aprono alla possibilità della dispersione di contenuti. Già questi primi due fattori potrebbero dunque chiudere completamente il discorso bollando la cosa come traccia lasciata aperta e mai utilizzata e/o informazioni frammentarie impossibili da interpretare.
EliminaNon ultimo, se ci fai caso, Ezio appare con l'armatura di Altair indosso, un'incongruenza a livello temporale poiché se è vero che Ezio torna a Monteriggioni molto dopo l'assalto della Villa, come si vede all'inizio di ACB l'armatura dovrebbe esser andata perduta per sempre dopo il bombardamento. Stessa cosa vale per gli ultimi attimi del gioco dove Desmond segue il fantasma di Ezio che indossa sempre l'armatura di Altair.
Tuttavia, volendo giustificare narrativamente quell'attimo, credo sia l'incipit dal quale gli sviluppatori hanno poi allacciato le vicende di Revelations: se noti in ACB, in quell'attimo Ezio è fermo di fronte alla statua di Altair, è probabile che in quel momento, conscì anche del fatto che il nome di Desmond rimarrà nella sua mente fino alla fine, Ezio stia maturando la curiosità e il desiderio di risposte che, dopo anche il ritrovamento della lettera del padre Giovanni, culminerà col suo pellegrinaggio verso Masyaf e gli eventi conclusivi della sua storia che tutti conosciamo.
Rientrare per lasciare quegli indizi in Monteriggioni è un evento complementare a questa ipotesi.
Ma se non sbaglio, sulla Wikia vien detto che Ezio l'ha poi riparata l'armatura di Altair.
EliminaForse è tornata lì per ripararla e lasciare il glifo a piramide. E potrebbe anche essere il motivo per cui in Revelations non appare con quelle vesti, l'armatura definitiva, si potrebbe dire.
Verrebbe da chiedersi però perché Ezio non continui ad usare quella che è l'armatura definitiva.
Eliminagrazie mille per la risposta cosodelirante :) per moon knight, mah... sinceramente mi è sempre sembrata un po' strana questa ipotesi che sia tornato per lasciare il glifo a piramide,la mia principale motivazione è ... come? come ha fatto a lasciare un disegno (dato che non è stato inciso nel muro) che solo chi ha sviluppato l'occhio dell'aquila puo' vedere? mi sembra un po' strano ...
RispondiEliminaBeh alla stessa maniera di Soggetto 16, tracce visibili solo a chi ha il dono. Forse avrà usato qualcosa di similare agli effetti delle tracce ematiche.
Eliminaperò sappiamo un pò tutti com'è finita la storia di ezio perchè se non dopo i fatti di revelation lui si sposa con Sofia Sartor e torna a Firenze dove poi morirà.
RispondiEliminaè possibile che verrà introdotto il Koh i Noor in AC Unity? se no, non mi spiego cosa voglia dire "Unity"...
RispondiEliminacome è già stato citato, il potere di questo diamante farebbe unire tutti i FE e forse è per questo che Giunone si rivolge all'agente Abstergo dicendogli: " Per realizzare il nostro scopo. Il mio. Ma non è ancora tempo. La mia forza non è sufficiente ad abitare una creatura. C'è molto da fare, campioni da acquisire, manufatti da trovare, prima che venga il giorno."
Buonasera a tutti come mia consuetudine dopo aver giocato e finito ogni AC vado avanti poi a leggere gli articoli di questo fantastico blog!che gran lavorone che fate siete mitici davvero bravissimi....black flag mi è piaciuto davvero tanto soprattutto le battaglie navali sono una vera figata oltretutto ha risposto a parecchi miei quesiti...ma leggendo questo articolo riguardo questo ciondolo azzurro....ma scusate come fa ezio ad averlo?quando lo ha trovato?voi supponete che lo abbia dato in embers a jun....ma chi glielo ha dato?
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