When Ubisoft goes viral

Ci risiamo. Benché in questo periodo sia affetto da una cronica perplessità nei confronti di questo nuovo capitolo, ogni tanto gli spiragli di luce arrivano anche per gente come me.

Ci risiamo perché per quanto mi riguarda è ricominciato il periodo della viralità. Di cosa diavolo sto parlando?

Mi riferisco a quel fenomeno che tanto ho gradito ai periodi di ACR (forse è anche per quello che adoro oltremodo quel capitolo) e che tende a buttarti sotto al naso dei dettagli, che se uno è bravo nel cogliere, ti permettono di distillare una dose di mindfuck da iniettarsi dritta tra gli occhi.

Ai tempi di ACR, messaggi nascosti nelle demo e nei trailer permisero di ottenere preziose informazioni sull'ultimo capitolo dedicato ad Ezio Auditore. Inizio a pensare che c'entri in qualche modo McDevitt in tutto questo, sembra quasi una firma che lascia nei progetti in cui partecipa, ed infatti a quanto pare, c'è qualcosa anche in ACIV.

Il mese scorso abbiamo tirato fuori le prime idee sulla funzione del magico cubetto in mano ad Edward Kenway. In questi giorni di fuoco, causa da imputarsi al Comic-Con di San Diego, il cubetto riappare e si porta appresso nuovi dettagli.

Che mi venga un colpo!!

Lo vedete vero? Non il cubetto, il messaggio nascosto. Ma si, quella lettera sul tavolo di Charles Vane.

E' scritta in tedesco, in una calligrafia un po' difficilotta da leggere. Sto ancora cercando di capirne appieno il significato, e chiunque conoscesse il tedesco è invitato a partecipare, ma c'è una parola in particolare mi ha già fatto partire verso un viaggione di quelli brutti che spero abbia veramente legame con quanto ci aspetta con ACIV Black Flag.

Engelszungen, la lingua degli Angeli, altrimenti detta Enochiano.

L'enochiano prende il nome dal personaggio biblico da Enoch, cui si attribuisce la capacità di parlare con gli angeli.

Ma contrariamente a quanto si possa pensare l'origine di questa lingua è di origini molto più recenti e lo si deve a John Dee ed Edward Kelley personaggi dediti all'occulto, all'esoterismo e all'alchimia.

Se avete un vago senso di familiarità con questi due personaggi ve lo rinfresco ulteriormente riportandovi alla voce della wikia dedicata al Capitolo 3 di Divine Science di Project Legacy incentrato su questi due personaggi e sulla figura di Elizabeth Jane Weston.

Tra le informazioni storiche dedicate a Dee troviamo che in un certo periodo della sua vita si avvicinò alla pratica della cristallomanzia, pratica divinatoria basata sull'osservazione di oggetti di cristallo, pratica che a detta di Dee gli permetteva di comunicare con il mondo degli spiriti. Tuttavia al termine delle sedute ne perdeva immediatamente memoria, da qui il contributo di Kelley che annotava queste esperienze del compagno alchimista. Questa descrizione sembra riprendere i tratti più basilari delle sessioni dell'Animus. Considerando inoltre che nella saga abbiamo già assistito a eventi che vedono un uomo entrare in contatto con un'entità superiore tramite oggetti particolari, non c'è da stupirsi se queste informazioni prendessero forma in pieno stile Assassin's Creed, basti vedere l'incontro tra Connor e Giunone tramite la sfera di cristallo (strumento associato anche a Dee) e sempre in Project Legacy Bombastus/Paracelso che contempla il teschio di cristallo.

Che il cubo in mano ad Edward permetta veramente di entrare in contatto con altre "entità" come ipotizzato anche nell'articolo dello scorso mese? Una lettura in chiave Assassin's Creed  lo renderebbe perfettamente plausibile.

McDevitt aveva assicurato che svariati punti della saga avrebbero trovato nuova linfa con questo capitolo, vedremo se è il caso anche di questo insolito legame.