domenica 30 agosto 2015

Sindacare

[sin-da-cà-re] (sìndaco, -chi, sìndacano; sindacànte; sindacàto)
v.tr.

1 Rivedere, controllare minutamente l'azione svolta da...

2 fig. Sottoporre a indagini, giudizi, critiche...


L'antitesi di Unity? Nello stile senza dubbio.
Su questo gioco di sensi, come da rito, anche quest'anno esprimiamo un parere sugli annunci prima dell'uscita sugli scaffali.
Assassin's Creed nel 2015 si presenterà nella sua nuova iterazione, Assassin's Creed Syndicate, titolo ambientato nella Londra Vittoriana di metà '800.

Non mi dilungherò sulle nuove features presenti nel gioco, che si presenta come un potenziamento delle possibilità viste in Unity. Mi preme piuttosto vederne la collocazione in questo anno videoludico dove l'ambiente è più agguerrito che mai.

E' un anno critico, nel senso ampio del termine: il 2014 è stato turbolento per Ubisoft che non ha registrato il consenso sperato con Unity, titolo che insieme a Rogue avrebbe dovuto rappresentare un metro di misura per capire cosa ci sarebbe dovuto aspettare dal futuro del brand.
Syndicate ora si ritrova nella situazione di dover rimediare alla sbandata dell'anno precedente.
In particolare si presenta come un dietrofront netto rispetto al mood che si pensava di intraprendere con Unity: la sottrazione della componente narrativa legata al presente, ridotta in ACU ai minimi storici, non è andata giù all'utenza che ora preme per avere elementi più vicini alla qualità dei primi anni.

Penso di non dire niente di eccessivo se affermo di non aver mai visto un'adattabilità ai gusti del mercato così marcata come in Assassin's Creed. La sua crescita atipica è stata costantemente influenzata dalla domanda, inficiando il processo creativo.

C'è quindi l'esigenza di tornare a uno standard più solido, tuttavia un aspetto lascia perplessi: lo studio principale che sta curando la creazione del titolo è UniQuebec e non più lo storico Montreal. A complicare le cose, figure di riferimento vitali per la saga come Corey May vengono a mancare, il Lead ScriptWriter di AC ha lasciato la SofwareHouse alla fine di questo luglio, sciogliendo definitivamente il nucleo originale che creò il brand.

Questi fattori suggeriscono una virata nella produzione che toglie linfa ad un progetto arrivato al suo massimo in termini di rendita. I pronostici vedono la conclusione di AC intorno al 2017-2018, periodo in cui la saga farà il decennale, occasione nella quale potrebbe esserci un rilancio consistente o una chiusura con annessa pausa. Forse UbiMontreal si è allontanata dall'annualità proprio per dedicarsi al titolo conclusivo. Difficile dirlo.

Vero è che ci sono segnali evidenti di un cambiamento, primo su tutti il marketing di questa annata è tra i meno sentiti di sempre.

E' un peccato che gli eventi stiano prendendo una piega così critica. Assassin's Creed è un titolo che merita di essere oggetto di studio su più livelli e questo percorso produttivo non lo aiuta.

Questo giugno come sapete sono stato a Venezia e ho partecipato ad un eccezionale evento dedicato al Videogioco. In Italia c'è infatti chi si sta impegnando per nobilitare il medium e lo fa con pionieristico piglio sfidando la comune opinione de "i giochini". In quei giorni ho assistito a qualcosa di stupendo, ho visto specialisti del settore e professionisti di tutt'altro lido creare intorno al videogioco possibilità creative, educative e lavorative. Usare il videogioco come strumento di investigazione, esperienze museali con Destiny applicato a contesti astronomici in un planetario, Turismo incentivato dalla viralità di un videogioco come il caso di Monteriggioni, diventata meta di curiosi grazie ad ACII. Distanze generazionali annullate da un pad. Ho parlato della mia esperienza con Le Verità dell'Animus, di come si vive e si genera lore, di come questa cultura del folklore videoludico da digitale possa diventare concretamente edificante. Un videogioco capace di creare un microcosmo così dirompente attorno a se, meriterebbe un trattamento diverso. Assassin's Creed se preso sotto una luce differente, può dare ancora molto. Una cosa che potrebbe essere un'opportunità per far maturare ulteriormente il brand. Consapevole dell'utopia attendiamo di vedere la bontà dei contenuti del prossimo capitolo.

Per ora cautela assoluta.

2 commenti:

  1. Assassin's Creed con Unity è giusto di fronte al precipizio, ed il pubblico li ha bastonati. D'altronde con la perdita del 3% in borsa si è fatta sentire. Se a causa di questo Syndicate sarà più vicino per narrazione ai precedenti pre Unity, non si sa. Certo è che nemmeno Ubisoft sa che direzione artistica dare al brand, e che lo veda come un entrata sicura all'anno. Il profitto che viene prima della qualità, che dovrebbe essere l'obbiettivo cardine. Perchè come si dice, qualità fa seguire profitto, e la saga di AC ha sempre portato profitti in tal senso.

    Io ad esempio sono rimasto così scottato che prima lo proverò per capire se ne vale la pena, e poi se mi convince lo prendo. Non siamo bancomat e se seguiamo come pubblico questa serie è per l'aspetto narrativo oltre che ludico.

    La sa comunque necessita di arrivare alla sua conclusione, ormai la si è tirata troppo per le lunghe e non ha più molto da dare. Deve arrivare alla sua naturale conclusione, si spera, perchè potrebbero decidere di congelarla se anche questo anno ci saranno perdite.

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  2. Quest'anno mi sa aspetto a comprarlo e vediamo le recensioni, x ora i video nn mi ispirano, l'ambientazione schifosa, la lotta templari-assassini mi sembra più scialba che mai se nn c'è nemmeno un comparto decente sul presente mi sa glielo lascio ahahah

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