venerdì 7 settembre 2012

Delirio lucido

Vi avevo detto che avrei pubblicato un nuovo articolo ed infatti così sarà, è quasi ultimato, attende solo di trovare conclusione e di essere corretto prima di andare online.
Tuttavia, in questi giorni è successa una cosa che mi ha fatto rizzare le antenne e vorrei cogliere l'occasione per affrontare il tema con una prospettiva adeguata.

Non sono solito usare il blog come spassionato mezzo di sfogo, posso dire con una certa sicurezza che oramai i followers si siano fatti un'idea dell'individuo che sono.
Pertanto cercherò di sfruttare quest'occasione in maniera costruttiva e di creare uno spunto di discussione valido.


Le critiche sono sempre state ben accette, finché sono utili e mosse con argomentazioni valide sono sempre accolte.

Spesso però per muoverle, si è travisato il senso (alle volte anche intenzionalmente) di questo progetto che ormai coltivo da quasi 5 anni: Le Verità dell'Animus è nato con la speranza di poter discutere di un videogioco in maniera un po' più stimolante rispetto agli standard che vedono come temi ciclici il gameplay, la grafica e da qualche tempo i trofei.
Da spunto di discussione è diventato qualcosa di più: è diventato il mio personale punto di vista sulla saga, è diventato una chiave di lettura della saga che ho deciso di condividere con gli altri.
C'è chi lo apprezza e lo accoglie. Questo è dovuto al fatto che non sparo cose a casaccio, in preda al delirio, come il mio nick vorrebbe, ma al contrario cerco di interpretare i contenuti nella maniera più oggettiva possibile, cercando di riordinare i pezzi per ottenere qualcosa di più articolato ma al tempo stesso concettualmente più chiaro. A dimostrazione di ciò c'è l'80% del database con interpretazioni corrette e tutt'ora valide di quello che Ubisoft ci ha raccontato dal 2007 a oggi.
C'è chi il mio punto di vista non lo condivide e propone le sue argomentazioni, in casi fortunati questo dibattito genera una terza visione dei fatti molto solida e ben struttura, mi capitava e mi capita spesso con chi ha partecipato al progetto fin dagli albori, quando Le Verità dell'Animus erano solo un piccolo topic in un forum (luogo di discussione e dibattito per antonomasia).
C'è chi il mio punto di vita non lo apprezza e che, ancora non mi spiego come, volutamente fraintende e manipola all'occorrenza il mio pensiero, facendomi passare per chissà quale messia in terra, che elargisce verità assolute e si erge sugli altri su un trono fatto d'oro (un trono dell'Eden insomma).

E' il caso dell'articolo dove, a detta di alcuni, ho avuto l'ardire di teorizzare qualcosa di assolutamente fuori luogo: l'assenza del terzo antenato.
Alcuni hanno apprezzato e condiviso le osservazioni mosse, nel mentre, dall'altro lato, mi son preso di tutto, dall'hater al fesso.

L'altro giorno al PAX 2012 che si è tenuto tra il 31 Agosto e il 2 Settembre, il Senior Level Design Philippe Bergeron ha detto (andate a 1:05:47 del video) quello che in italiano suona così:

Philippe Bergeron

Domanda: Riguardo a Desmond, c'è del gameplay in AC3? O è solo come nei "puzzle" di ACR o nella piccola parte di combattimento in AC2?

Risposta: Per me era nella lista dei desideri personali da AC1. Ai tempi di AC1, AC3 doveva essere tutto nel presente, ma le cose cambiano col passare nel tempo. In ogni caso è sempre stata una cosa che volevo fosse presente nella parte nel presente, ci hanno provato in tutti i modi a togliermela ma sono riuscito a farcela stare e quindi spero che vi divertiate a giocarla.




Ora, non so a quanti di voi possa aver toccato una dichiarazione simile, ma per me è stata una badilata in pieno grugno... e data di taglio.
Il motivo è molto semplice: una dichiarazione simile dovrebbe far riflettere tutti quelli a cui una scelta narrativa simile sembrava un'enorme sciocchezza. 
La domanda a questo punto sorge spontanea: com'è possibile che io, utente qualunque, abbia avuto la stessa intuizione di Bergeron ma nel gennaio 2012?
Forse perché la percezione dello storyline suggeriva ancora questa visione?

Se ci si ferma giusto un istante a riflettere sullo schema di produzione la cosa è abbastanza eloquente:
- nel primo AC si raccontano le gesta di Altair
- nel secondo AC si raccontano le gesta di Ezio
- AC Brotherhood consideratelo come il secondo tempo di ACII, una sorta di ACII-2, dopotutto la location è sempre l'Italia, i nemici sempre i Borgia. Assimilatelo al secondo capitolo come se fossero nello stesso disco.
- AC Revelations funge da cerniera ai capitoli elencati sopra.

Durante tutto questo districarsi di eventi, il vero protagonista della storia, Desmond Miles, assembla il proprio personaggio un pezzo per volta, acquista consapevolezza, acquista le abilità fisiche, in attesa di avere lo spazio giusto per mostrarsi nella sua completezza e di raccontare una volta per tutte la sua storia nel presente, nel 2012, epoca in cui sta succedendo tutto quello che abbiamo visto fino ad ora, sessioni Animus comprese.

Cosa manca dunque, per rendere così impensabile quanto ipotizzato qualche mese fa?
Cosa c'è che allontana lo sviluppo della storia da questo sentiero?

Ci troviamo davanti al conflitto maximo, l'ancestrale dualismo tra volontà dei creatori e pretese dell'utenza.
Dietro allo sviluppo di un videogioco ci sono infatti persone che devono pagare bollette e pagnotte e che perciò, se vogliono portare a casa lo stipendio, devono rispettare certi requisiti.

Se per questo motivo non si possono rimproverare certe scelte dietro alla produzione di un videogame, dall'altra parte ritengo non ci siano scusanti nell'atteggiamento dell'utenza: è vero che da acquirente un individuo paga e pretende un corrispettivo equivalente alla spesa sostenuta, ma dietro a questo meccanismo spesso e volentieri si nascondono mentalità quadrate, chiuse, impermeabili al cambiamento.

Bisognerebbe essere un po' più aperti, incentivare l'originalità e non congelarsi nel continuum: non condivido ad esempio il binomio con cui si identifica la saga, AC è Animus + viaggio nel passato. Dove stava scritto? Chi l'ha stabilito? Come si fa a dirlo senza aver visto il quadro complessivo della storia? E se gli sviluppatori volessero andare oltre questo concetto?
Non possono farlo, non ora ormai, perché questa parvenza, questo binomio, si è radicato in quella mentalità quadrata che fa apprezzare le cose a metà, perché ci si accontenta, convinti di goderne appieno.
Non condivido nemmeno affermazioni come "Se lo standard qualitativo rimane tale possono fare tutti i capitoli che vogliono.". Tutti quelli che la pensano in questo modo sono invitati a scegliere la pietanza che ritengono più buona in assoluto e a mangiarla ad ogni pasto, per il resto dei loro giorni. Il risultato sarà uno soltanto: la nausea con conseguente rigetto. Qualcosa di bello lo è solo entro un limite preciso, quello che la rende definita, chiara e in rari casi esclusiva.

In conclusione, il prossimo capitolo sarà sicuramente una bomba, perché riprenderà quanto visto fino a ora nella saga e lo eleverà all'ennesima potenza, con un nuovo assassino cattivissimo, un nuovo cappuccio, un nuovo animus, una nuova location storica, ma tutto sarà in favore di una struttura già sedimentata, fossilizzata, oscurando quello che poteva essere.
Un elogio all'ovvio.

(Si potrebbe obiettare dicendo che una marea di giochi sono arrivati sugli scaffali radicalmente modificati rispetto all'idea iniziale. Vero, ma di quanti di questi si è seguito e si conosce lo sviluppo così profondamente come nel caso di  Assassin's Creed?)


Salute e Pace

42 commenti:

  1. A questo punto direi che in AC3 ci spetta una parte sostanziosa con Desmond, appunto per ripagare un cambiamento simile che può essere negativo o positivo a seconda dei punti di vista.

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  2. Condivido appieno il tuo pensiero.

    Anch'io avrei voluto un' AC3 solo nel presente, ma ricordiamoci che come AC3 doveva essere solo nel presente, AC Brotherhood e Revelations non sarebbero mai dovuti esistere.

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  3. Anche io ho sempre affermato quanto hai detto e mi è stato sempre dato contro. Si sente che questo Connor è stato infilato nella storia più per commercialità che per originalità, si sente che non ha un posto suo nella saga ... ed è per questo motivo che non riesco a vedere bene ACIII ... l'ultimo AC che prenderò, perchè nonostante sia un fan sfegatato della saga, non lo sono dei prodotti che poi diventano commerciali ed incoerenti.
    Bel blog, complimenti ;)

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  4. Terracina, stai dicendo un mare di sciocchezze. Avevano pensato a Connor sin dai tempi di ACII, dunque dire commercialata è inutile quanto poco veritiero. Se perdiamo un fan come te tanto meglio, ci sarà più spazio per gli altri. Oltretutto queste sono le parole, opinioni personali, si una sola persona. Molti altri sviluppatori, compreso Hutchinson, hanno più volte sottolineato l'importanza degli antenati nella saga di AC, e dire che Connor è inutile significa non avere capito proprio nulla. HENRY C.

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    1. E grazie al cavolo, Hutchinson deve pur tirare acqua al suo mulino. E' come chiedere l'opinione di un prodotto a un operaio e al dirigente della fabbrica che lo produce: avrai due giudizi completamente diversi. Dire che Connor è inutile/utile è impossibile dirlo ora, quindi attenzione. Io per ora non mi sbilancio, perché voglio vedere come me lo giustificano..

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    2. Ti hanno ampiamente risposto gli altri,e come hai detto tu, le mie opinioni negative sono personali quanto lo sono le tue positive, quindi è meglio evitare di dire "stai dicendo un mare di sciocchezze". Connor ha un'utilità nella sua storia,ma in quella di Desmond ci credo poco, comunque staremo a vedere quando esce il gioco.

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    3. Non è vero. Tu dici cagate. Fai schifo. Ma non ti dico il perché. Gné gné gné. Gné gné gné.

      Risate copiose.

      - Sly -

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. Anonimo, stai sbagliando.

    Hanno pensato a Connor nel 2010 inoltrato, dopo aver visto il successo di Ezio e iniziato a sviluppare AC BH.

    Non per niente Minerva diceva a Desmond "Ora tocca a te, Desmond".

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  7. Beh Coso, sappiamo che a te il terzo Antenato non è mai andato giù e le motivazioni che porti sono anche in parte condivisibili, tuttavia provo a dire la mia.

    Intanto ragiono in termini di cos'è Assassin's Creed: volente o nolente AC è visto, dai fan ma anche dalla massa, come un gioco che alterna sequenze nel presente con lunghi viaggi in un passato piuttosto affascinante, e credo che sia un aspetto inscindibile. E' vero non è scritto da nessuna parte che AC debba ruotare attorno Animus+Passato però sinceramente è quello che io mi aspetto dal brand. Ovvio il presente, se fossi uno degli sviluppatori, lo farei pesare di più sulla bilancia di AC, ma questo è, secondo me, un difetto che AC si porta dietro fin dal primo. E' chiaro che Desmond era un personaggio "in divenire" ma non gli è stato consentito di mostrarsi compiutamente. Tuttavia ciò non toglie che AC totalmente nel presente perderebbe quella sua peculiarità di collegare la storia nel passato con quella del presente. Facendo un paragone ardito, è come pensare a Star Wars senza il concetto della Forza ad un eroe Marvel senza poteri o tecnologie misteriose.
    Quello che voglio dire è che, nonostante la normale evoluzione e innovazione, un gioco non dovrebbe dimenticare le proprie radici. Secondo me l'innovazione di questo AC3 sarà appunto la componente di maggior presenza del presente: personalmente avrei preferito una suddivisione del tempo di gioco posto sul 50\50 ma ad ogni modo non credo di potermi lamentare.
    Credo inoltre che, creare un AC3 completamente incentrato sul presente, avrebbe straniato più di un fan o appassionato, perché non è affatto scontato che un AC nel presente avrebbe soddisfatto tutti. Anzi.
    Poi quello che dice Bergeron dimostra quanto, anche in Ubisoft, vi siano stati più ripensamenti su come gestire tutto AC3. Ma tutti noi sappiamo che la storyline è già stata definita dal duo May-Desillets almeno nelle linee guida, quindi credo che gli elementi di spicco di Ubisoft avessero già un'idea dello sviluppo di questa prima serie di AC.

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  8. Sinceramente se AC3 fosse stato esclusivamente nel presente, io ne sarei stato FELICISSIMO.

    P.S. Bellissima la nuova veste grafica del blog.

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    1. Quello che ho sempre pensato anche io.... avrei voluto un intero capitolo solo con Desmond e magari qualche piccola sessione dell'animus.... esattamente il contrario di come è ora tutto animus e poco Desmond!!!!

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  9. Ripeto: se Connor c'è, fidatevi che c'è anche il motivo.

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  10. Basta che sia un motivo valido, e non "Oh, come si entra qui? Ok, andiamo nell'Animus a scoprirlo!".

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    1. E allora non ha senso. I CVP là fuori che ci stanno a fa.

      Io la ripeterò sempre sta cosa, io mi immagino già la scena:

      Giunone: "Desmond, apri il tempio."
      Desmond: "Ditemelo voi, che ne siete i costruttori."
      Giunone: "Nope. Torna nell'Animus e fattelo dire da Connor. Nabbo."

      Non lo accetterei.

      - Sly -

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  12. Come direbbe un uomo saggio: noi diamo alla gente ciò che vuole.

    Il fan medio di AC e il giocatore comune moderno pone tutti i videogames stereotipati nel loro essere relativo.

    Mi spiego meglio: prendo il caso di Splinter Cell, per il quale è stata modificata praticamente l'intera struttura di gioco portandolo da gioco prettamente Stealth ad un Semi-Action (anche fatto bene se vogliamo) andando a snaturare ciò che de facto era il gioco, trasformandolo in un'altra cosa completamente.

    Nel caso di un Assassin's Creed nel presente, secondo me, ci si potrebbe solo andare a lamentare nel caso la struttura di gioco venisse variata all'inverosimile, nel senso che magari da Action/Adventure free roaming con fasi Stealth si fosse trasformato in uno sparatutto alla Uncharted.
    Il fattore Animus+Passato si è introdotto nelle menti dei giocatori solo perché è un elemento di fascino, che rende le atmosfere della saga diverse.
    Se quelle atmosfere fossero venute meno di sicuro il gioco non sarebbe cambiato, anzi, una ventata d'aria fresca fa sempre bene, e mi rivolgo soprattutto a chi ritiene il gioco e la sua struttura ripetitiva e annoiante alla lunga.

    Per il resto sono completamente d'accordo col Cosacchio.

    - Sly -

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  13. Ciao Coso, qui Snake.

    Sai bene quanto a volte ci siamo confrontati/scontrati su vari argomenti e non ti nascondo che ti stimo grandemente per la tua dedizione e la tua meticolosità ed al contempo quanto qualche volta mi irriti il tuo modo di fare così risoluto e tagliente. D'altra parte se si crede in qualcosa bisogna pur combattere per difenderlo, quindi lo posso comprendere. O forse il fatto è che assomigli terribilmente al mio migliore amico, che da sempre è il mio alter ego perfetto e che di conseguenza stimo e detesto in egual misura.

    Ma come sempre sto divagando.
    Ti scrivo solo per dirti che questa volta sono del tutto d'accordo con te. L'eterno dualismo tra sogno e realtà, tra ciò che sarebbe ideale e ciò che è necessario, si fa sentire più che mai in questo AC3 prima ancora di averlo giocato.
    Io stesso mi sento lacerato ed in bilico tra due posizioni: l'uomo che c'è in me trova certamente più logico in termini di logica narrativa un AC3 completamente ambientato nel presente con Desmond come unico protagonista, tuttavia il bambino che c'è in me vorrebbe un AC3 ancora legato al passato, secondo la logica dell'utente quadrato che mangia l'uovo oggi ed è disposto a mangiarlo anche domani, nell'assurda convinzione che non gli verrà mai a noia.

    Come spesso accade, la realtà sta nel mezzo, così ecco che Ubi sta per proporci il suo prodotto, necessariamente combattuta tra la voglia di stupirci e la necessità di vendere.
    Ed io sto qui ad attendere l'uscita con la consapevolezza dell'adulto e la speranza del bambino, pregando che, pur cercando di guadagnarsi la necessaria pagnotta, Ubi abbia infine messo quella giusta dose di coraggio per dare a questa saga una fine degna, con Connor nel passato a fare da specchietto per lo Snake bambino e Desmond nel presente a fare un finale col botto per lo Snake uomo.

    Salam Aleikum fratello mio,

    Snake

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    1. E' tornato Snake! :D

      Salute e pace fratello!

      - Sly -

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    2. Salute e Pace a te Snake! Ho apprezzato il tuo intervento, come sempre!
      Passa su facebook!

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  14. ciao a tutti, sono gex vorrei solo dire una cosa creso ke per forza di zausa maggiore sono stati costretti a creare un terzo antenato, non per questioni commerciali ma per una questione di praticità, mi spiego meglio. in tutti i capitoli la barra di sync ha rappresentato la nostra vista in un certo senso però quella ke noi vedevamo era la schermata grafica dell'animus infatti quando impersonavamo des sia quando eravamo nell'edificio dell'abstergo a roma oppure a montergioni noi non avevamo una barra della vita quindi des era immortale dato ke pure durante la fuga dall'abstergo o quando vidic li scovo in ac2 des le poteva prendere di santa ragione non moriva. a dimostrazione della mia tesi c'è il fatto che dopo ac2 desmond nn ha più combattuto secondo me i produttori si sono resi conto dello sbaglio madornale infatti in brotherhood noi possiamo solo muoverci, piccola parentesi quando dovevamo trovare la caverna per entrare a villa auditore quando dovevamo attivare i meccanismi usciva in sovra impressione premere cerchio xò non aveva senso dato che non eravamo nell'animus. altra tesi sul perché era necessario un nuovo antenato si basa sul fatto che ne desmon ne william ne altri sanno usare il tempio, quindi grazie ai cloister lasciatici da 16 sappiamo che george washinton ha un frutto dell'eden ke potrebbe metterci in contatto, come hanno fatto in passato gli altri frutti, con cvp. ora la domanda sorge spontanea se i cvp non sono riscuti a salvarsi come sperano di poterci aiutare? certo la guerra civile, la ribellione ke gli umani ebbero su quelli che consideravano dei ha per assurdo una affinità con la ribellione che andremo a rivivere in cui troveremo connor incrocio di due popoli in contrasto come assassino per antonomasia dato che gli assassini derivano dalla unione di due razze, i cvp e la razza umana.in conclusione connor è un anello necessario per uno svolgimento, una contimuita nella storia e non perchè ac = animus + viggio temporale ma perchè ac è basato si sull'animus ma sulla ricerca di sapere nel passato così da agire in conseguenza nell'futuro.
    unico grosso problema che nella saga è andato un po' nel dimenticatoio e il lancio dell'abstergo eye dove necessitava un frutto dell'eden per farlo funzionare e che da ac2 nn ci siamo più preoccupato di evitarlo ma ci siamo impuntati nel capire a quale catastrofe andiamo in contro e come porvi rimedio non tenedo più conto dell'abstergo e della guerra millenaria tra assassini e templari. da notare i vari rumors che si basano su una qualche possibile missione di des ai danni di abstergo. forse una rimessa in carreggiata da parte di ubi? o si sono resi conto che sarebbe un errore mettere da parte la guerra assassini-templari contemporanea?

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    1. Avevo completamente rimosso il fatto che il primo presidente fosse in possesso di un frutto. Ora almeno so che un collegamento di base c'è.

      Ma alla fine non poteva essere altrimenti. Cioè, una coincidenza non può essere, sarebbe paradossale.

      Sarà interessante la storia di Connor e , se ho capito bene, del suo rapporto con il presidente, e la presenza del frutto in quella precisa epoca, che sicuramente servirà per aprire il tanto atteso tempio!

      @ Sly : Non è un'idea che va tanto a genio, però arrivati a questo punto o è questo oppure guidiamo Connor perchè vogliamo andare a caccia... O giocare con gli orsi :D

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  15. Una delle cose più interessanti di AC3 effettivamente sarà sapere perché Desmond deve rivivere i ricordi di Connor. Forse la scusa sarà che deve apprendere la guerriglia, ma ne dubito.

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  16. E' semplice, probabilmente dovrà sapere come entrare nel tempio..comunque è una cosa troppo abusata, ci manca solo che riviva i ricordi di un suo antenato anche per sapere come andare al bagno.

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  17. Come ho detto più volte, un capitolo interamente incentrato su Desmond non mi sarebbe piaciuto, perchè non ci sono le strutturazioni adeguate per mantenere il Brand sulla solita linea dei precedenti AC, forse mi sbaglierò, ma non ce lo vedo Desmond a scalare grattacieli come spiderman, ergersi in aria con uno zaino a reazione, uccidere con lame celate al laser, proprio perchè un AC, al di fuori della sua falza visione della realtà, cerca sempre di rimanere in linea con un concetto realistico praticamente immutato.

    Ciò che a molti piace di questo titolo è proprio la possibilità di rivivere dei momenti storici, con protagonisti nuovi, realistici che si affidano a personaggi storici fondamentali.

    Non smanio di vedere Desmond all'opera, anche se come fan, seguirei comunque la saga fino all'ultimo.

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    1. Haiden il problema è che stai inquadrando Desmond in un'impostanzione vecchio stile dei precedenti capitoli.

      Ricordiamoci che il Parkour è nato ai giorni nostri, e gli atleti odierni non si mettono a scalare grattacieli, anche perché non c'è il motivo.
      Tutto si sposta ai piani inferiori, sub-urbani, a beneficio di un'eventuale impostazione stealth.

      Aggiungici che nei capitoli da AC ad ACR sono state mostrate meccaniche serenamente applicabili a un Desmond che gli permetterebbero di muoversi anche in maniera fluida in un contesto urbano molto più "arioso" rispetto alle città nei tempi antichi.
      Lama uncinata in ACR, paracadute in ACB, salto lungo nei DLC di ACII, Desmond potrebbe muoversi serenamente mantenendo credibilità.

      Anche perché è ambientato nel 2012, non nel 3012, converrai dunque che una lama laser è impensabile, ma che quel concept di shock-blade che si vede nell'enciclopedia sarebbe fattibilissimo.

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  18. Quoto il tuo pensiero, anche io desideravo un AC3 tutto nel presente, questo non vuol dire che non mi piacerà l'attuale AC3, ma immagino avrò sempre un po' di "rimpianto" per come doveva essere la cosa all'inizio

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  19. La storia è molto semplice. L'affresco era stato pensato come una trilogia. Chi ha approfondito un minimo le vicende si sarà reso conto di questo.
    Poi le cose sono cambiate. Hanno capito che potevano fare un mucchio di soldi e quindi di capitoli ne vedremo ancora per molti anni.
    Ma, diciamoci la verità, chi ha approfondito le vicende? Davvero pochissimi fan. La maggior parte degli acquirenti ci ha capito davvero poco.
    E' innegabile che nel nostro settore si assista ad un impoverimento culturale spaventoso. Questo fa gioco alle SH più "scaltre" che propongono giochi sempre meno appaganti, dal gameplay molto povero, riproponendo le stesse formule fino alla nausea. A volte, analizzando i dati di vendita, mi stupisco di come certe schifezze facciano dei numeri impressionanti rispetto a giochi di qualità e contenuto incommensurabilmente superiore (che sono sempre meno).
    Chiudo la parentesi per dire che, per quanto mi riguarda, l'interesse verso questa saga è sceso a picco da ACB in poi. Non entro nei particolari delle motivazioni, dico semplicemente che la cosa per cui la saga mi interessava era la trama con annessi tutti i risvolti fantapolitci, religiosi, storici. Ora è chiaro che questa andrà a puttane, che ci saranno innumerevoli seguiti senza arrivare mai a mettere la parola FINE. Si sfrutterà il marchio fino alla sfinimento. A domande si aggiungeranno altre domande. Ad antenati si aggiungeranno altri antenati.
    In tutta onestà, non ho dovuto riflettere su questo argomento, l'interesse per la saga è calato naturalmente.

    Geronimo

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    1. Ciao Geronimo, si, senza girarci molto intorno l'andazzo (ma di tutto il settore videoludico proprio) è quello!
      Per quanto riguarda la saga io mi aggrappo ancora all'idea che questo capitolo che verrà sarà quello che chiude la trilogia. Poi che sfruttino il brand con titoli paralleli e nuove storie è un altro discorso.
      Non lo reggerei un ACIII-2.
      Desidero poter godere di un prodotto finito, non vederne la fine comprometterebbe anche la mia passione per il brand e non so che fine farebbe il progetto de Le Verità dell'Animus.

      Salute e Pace

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    2. secondo me una delle carte che potrebbero giocare in campo di marketing è quella di chiudere con desmond e iniziare una nuova serie sempre sotto il brand assassin's creed però con un'altra discendenza da andare a scoprire e un nuovo protagonista che rivive i ricordi dei suoi antenati

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    3. io sinceramente non ne posso proprio piu della solita minestra,la storia e sempre quella,entra nell'animus,fatti un giro per scoprire come entrare in un tempio o come trovare un manufatto,un quarto di sequenza con desmond ed e finita la storia.io se continuano cosi non penso giocherò piu ad AC (che comunque e il gioco che mi ha appassionato di piu in assoluto),invece controllare desmond nel presente sarebbe bellissimo,con delle meccaniche abbastanza simili agli altri AC,per andare a caccia di templari e di frutti dell'eden per creare (come aveva accennato non mi ricordo chi,ma che comunque e un'idea che condivido molto) uno scudo contro il brillamento solare,magari con la shockblade di cui aveva parlato coso (che secondo me sarebbe un'ottima sostituta della lama celata nel presente) sarebbe il gioco che comprerei a occhi chiusi per completare la saga di AC,poi queste sono le mie opinioni da giocatore e fan,non so cosa pensi la massa e se questo connor come dicono molti e stato messo qui solo x mantenere il gioco uguale per quelli che preferiscono mangiare tutti i giorni la stessa minestra

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  20. Purtroppo non tutti i fan di AC apprezzano la trama quanto voi o noi che leggiamo il blog. Molti comprano il gioco solo per appunto la costante del "viaggio del tempo". Per cui Ubisoft si è trovata al bivio: Ci concentriamo sulla trama o tiriamo fuori un'altra epoca storica per avere più vendite?

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  21. Penso che ormai sia chiaro che assassin's creed è diventato ormai fin troppo commerciale e l'introduzione di Connor ne è la prova. Ac era bello proprio perchè era originale nel 2007 e l'atmosfera perfetta si creava proprio dal viaggio nel tempo. Ora però l'originalità dell'idea va a farsi benedire, infatti si ripete tutto, in primis, in nome del dio dollaro e in secondo luogo, perchè i videogiocatori odierni sono molto confusi. Ormai è (in questo caso) la Ubisoft a dirci cosa vogliamo perchè non siamo più in grado di pensare fuori dagli schemi, di uscire da quei paletti che ci costruiamo, da quei dannati quadrati. Ciò che io apprezzo nei videogiochi è l'atmosfera e non la grafica o chissà quale gameplay e ac in fatto di atmosfera è stupendo, basti pensare al lavoro che stanno facendo con initiates... Un paragone con Silent Hill mi viene spontaneo: il primo gioco, pur avendo una grafica pixelosa, è ancora stupendo e ineguagliabile, quando infatti è uscito SH: Downpour ho gioito proprio perchè l'atmosfera è stupenda e paragonabile al primo e anche qui la grafica non è bellissima perchè non è questa che deve essere perfetta. Per tornare nel discorso, non comnprerò acIII proprio per questo, perchè ci stiamo fossilizzando su quegli stupidi quadrati. Non è detto però che ac3 sarà poi così commerciale, se merita sul serio forse lo comprerò ma ciò che mi interessa è la storia nel presente e ( di nuovo) L'ATMOSFERA. Ovviamente sono solo mie opinioni. Scusate lo sfogo.
    Enrico

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    1. Niente da aggiungere a quanto scritto da te, se non che io lo comprerò perché ho l'esigenza fisiologica di vedere come va a concludersi una storia :)

      Salute e Pace

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  22. Salve a tutti! Sono Black cat.Adoro questo blog e condivido pienamente la teoria secondo la quale ACIII avrebbe dovuto essere settato nel presente. Scoprire l'esistenza di Connor è stata per me una sorpresa, perchè il plot originale della storia non ammetteva altre conclusioni se non con Desmond. L'unico fatto che a mio avviso giustificherebbe (in parte) la presenza di un terzo antenato è la distanza temporale che intercorre tra un antenato e l'altro di Desmond. Circa 250 anni separano Altair da Ezio e altrettanti sono gli anni che separano Ezio da Connor e successivamente Connor da Desmond. Questa mia teoria però manda a farsi benedire la tempistica che la Ubisoft ha osservato nella pubblicazione dei giochi della saga, per mantenere una certa fedeltà temporale contemporanea con l'ipotetica data finale del 21/12/2012. Inserire Connor significa per forza di cose andare oltre a tale data con la chiusura della saga... Non so che pensare, se non sperare che sarà tutto più chiaro (e possibilmente coerente) una volta che avrò messo le mani su ACIII. Salute e Pace

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    1. La cosa fastidiosa è che la presenza di un terzo antenato nella genealogia di Desmond veniva percepito quasi come scontato, come se obbligatoriamente Desmond dovesse avere un antenato assassino importantissimo per le sorti dell'umanità a distanza di 300 anni l'uno dall'altro.

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    2. Sono sempre Black cat. Ragionando sulla teoria dei 300 anni, cronologicamente parlando è plausibilissimo che ci sia un terzo antenato ed essendo Americano è pure "vicino" alla cripta più importante, quella in cui dovrebbe trovarsi la soluzione per sventare la fine del mondo. Mi domando se effettivamente l'inserimento di Connor non serva per localizzare l'esatta locazione di questa cripta. Fatto ciò il gameplay di ACIII potrebbe passare nelle mani di Desmond ai giorni nostri per concludere in maniera plausibile la saga di Assassin's, salvando (si spera) l'umanità. Se la mia teoria fosse giusta, tutto sommato la Ubisoft si sarebbe salvata in corner non andando troppo out of plot. Forse è anche per questo che la Ubisoft è così blindata riguardo agli spoiler su Desmond. Chissà.

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    3. Non nego fosse cronologicamente plausibile un terzo antenato ma per quanto riguarda l'importanza la cosa aveva dell'improbabile, era affascinante il fatto che Desmond rivivesse i ricordi di Altair ed Ezio, due individui straordinariamente legati tra loro per destini e gesta. Ma sinceramente vedere un terzo antenato, che da terzo diventa "l'ennesimo" antenato che ha qualcosa di importantissimo da raccontare, mi lascia un po' interdetto. Diventa tutto troppo forzato...

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    4. Sempre Black Cat. Sono d'accordo con te Coso. Anch'io percepisco l'avvento di Connor come un elemento estraneo nella saga. Le mie elucubrazioni hanno come unico scopo quello di cercare di interpretare il punto di vista dei creativi della Ubisoft. Se ti devo dire la verità, per come la vedo io, pensando di dover inserire per forza un terzo antenato, avrei preferito qualcuno appartenente ad un'altra nazionalità, che magari potesse avere più attinenza con Altair o Ezio. Che so, magari un Francese, per i legami che potevano esserci grazie a Leonardo, per qunto riguarda Ezio (come epoca una bella rivoluzione Francese poteva essere un bel pretesto). Oppure un Inglese per ciò che poteva essere un collegamento con Alair (non dimentichiamoci delle origini di Maria), settando il tutto in epoca Vittoriana. VIsto che la saga di Assassin's è noto che dovrà concludersi in America, bastava e avanzava Desmond come esponente del nuovo mondo.

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  23. Prendetela con le molle la mia provocazione irreale: e se AC3 finisse con la generazione di un loop onirico? Scontro finale Assassini-Templari e poi Desmond per salvare l'umanità(stile Mass Effect) cade in un coma quasi irreversibile(ACR) dove fluttua da un secolo all'altro rendendo AC SOLO nel passato? Del tipo che si ritrova al tempo degli antichi egizi e ogni nuovo AC sarà un nuovo secolo attraverso il quale transita per cercare di rimettere insieme i pezzetti della sua capoccia? Suicidi di Massa? :D

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    1. Per Crown85. Penso che la Ubisoft pagherebbe per avere della gente con la tua inventiva e fantasia :-P Personalmente penso che se volessero speculare oltre sulla saga di Assassin's, potrebbero inserirsi in maniera parallela al filone principale di Assassin's,facendoci vivere le vite di altri sfortunati "soggetti" catturati dall'Asbergo, che rivivono le vite dei loro antenati, in altre ere storiche. Magari inserendosi proprio nei 300 anni lasciati vacanti tra Altair, Ezio, Connor e Desmond.

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  24. crown85 : è esattamente l'idea di Ubisoft il concetto di Edward kanway è questo. io quindi acquistero solo i capitoli ambientati nelle epoche che mi interessano...

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