giovedì 28 febbraio 2013

Le implicazioni del (ennesimo) nuovo antenato

Do what you want, cause a Pirate is free...
You are a Pirate!

Come esattamente accadde circa un anno fa, Ubisoft ha annunciato il suo nuovo titolo dedicato alla saga di Assassin's Creed.
L'annuncio, diramato ieri, è ancora protetto da un silenzio mediatico che terminerà lunedì prossimo. Nel mentre, tuttavia, sono già trapelate alcune informazioni e qualche immagine, tra le quali vi è la box art qui affianco.

Nell'attesa di ricevere il beneplacito definitivo, il titolo prende il nome di Assassin's Creed IV Black Flag e vede come protagonista il nonno di Connor, Edward Kenway, in un contesto tutto piratesco che comprenderà locations caraibiche e altre componenti da lupi di mare.

Ora, sebbene i tempi siano prematuri per dare un giudizio sul prodotto, le perplessità e i timori sono tutti attuali. Questi, indipendentemente dagli aspetti tecnici non ancora delineati, hanno senso d'esistere non tanto per questioni di semplice gusto estetico (Mi piace, lo esalto. Non mi piace, lo critico) ma per ragioni più astratte che avvolgono la crescita del brand da tempo e delle quali si ha un riferimento bello fresco.

Con ACIII infatti abbiamo avuto la conferma di determinate tendenze, sostanzialmente tre:
1 - L'influenza della fetta casual di acquirenti stava e sta avendo la meglio su quella dei fan di vecchia data

2 - La maggior parte del pubblico ha concentrato (per non dire fossilizzato) la sua attenzione sulla componente storica del titolo, a discapito di chi seguiva gli eventi nella sua interezza. Il risultato è osservabile da chiunque (da qui le analisi fatte sui personaggi pubblicate negli ultimi tempi.)

3 - Il brand, inizialmente pensato come una trilogia ha perso questa connotazione in (s)favore ad un'annualizzazione che lo ha definitivamente reso "commerciale".


Curioso osservare come queste condizioni si alimentino a vicenda. E' altresì curioso osservare come ai dubbi, divenuti poi problema effettivo, portati da ACIII si aggiungano problematiche ancora più pericolose. Come se infatti non bastasse la minaccia della dispersione narrativa, avveratasi tra l'altro su più fronti, ora il rischio della saturazione, cioè l'esasperazione di determinati aspetti/oggetti, diventa un rischio contemplabile, possibile.

Qui ne Le Verità dell'Animus si è sempre parlato della trama di AC e di nient'altro, perché questa è il vero punto forte del gioco. La sostanza tuttavia è stata trascurata rispetto all'accessorio e il filone narrativo ha preso uno scossone bello grande. Questo scossone era facilmente prevedibile, perché dopo 5 anni di racconto, di immersione totale tra dichiarazioni degli sviluppatori, di annunci e di informazioni snocciolate in quantità limitate ma costanti, un'idea relativamente chiara di come le cose si stiano evolvendo, matura.
Attendere di avere tra le mani di più prima di avanzare qualche perplessità, significa non aver osservato dove si è camminato fino a poco tempo prima, è come se davanti ad una miccia che brucia inesorabile verso una botte di polvere da sparo si resti lì davanti a dire "aspetta prima di fuggire, vediamo se è infiammabile".

Le perplessità ci sono e addirittura motivate da un trascorso molto burrascoso. A queste se ne aggiungono altre:

Il nonno di Connor: Sapere che Edward Kenway è il nonno di Connor ha portato il mio cervello a collocare automaticamente il personaggio all'interno della genealogia nota. Tuttavia mi sono subito bloccato perché FORSE ci troviamo davanti a un antenato incluso nella genealogia ma esterno alla linea di sangue. Per capirci il data source visto in ACR che evidenzia il tracciato col quale il soggetto attinge alle memorie dei suoi avi non potrebbe giungere da una madre che non si conosce. Vista tuttavia la linearità con la quale Ubisoft ha risolto (???) il cruccio dinastico in ACIII (insistendo sulla linea dinastica giunta a Desmond tramite un per niente speciale Bill) è probabile che si continui su quella linea. Ammesso ovviamente che il soggetto da cui si sta attingendo sia ancora Desmond (e di questo abbiamo parlato nello scorso podcast).
Un'altra perplessità, tutta speculativa, è quella circoscritta semplicemente alle scelte narrative: perché introdurre un nonno, quando padre e nipote hanno raccontato molto poco della loro storia? Forse è proprio quello lo scopo, raccontare di loro tramite Edward? Ed Edward chi lo racconta? Riuscirà a raccontare di se stesso mentre la storia si focalizza anche sul figlio e sul nipote?
E' la stessa domanda che mi feci con l'introduzione di Connor, e tutti sappiamo che cosa è successo a Desmond.

Il titolo promiscuo: E' numerato, è sottotitolato. Il nuovo titolo misto del gioco è il dettaglio che più ha fatto uscire di testa l'utenza, che non riesce a incasellarlo in una storia dove il numero ha determinato una svolta mentre il sottotitolo un proseguo. Qui ci troviamo nel mezzo, ma in visione ribaltata: essendo nonno di Connor Edward non è una svolta perché rappresenta una continuità alla storia del nativo, in uno spin off che però essendo numerato, risulta concettualmente un gradino sopra Brotherhood e Revelations. Ma allora cosa è?
Perché fare un quarto quando il limite era il terzo? Ma sopratutto perché svoltare con il quarto quando col terzo hai raccontato molto poco? Perché un sottotitolo se in realtà è un titolo numerato di svolta? Perché devo uscirci di testa in questo modo? Perché?

Il presente: Già, sempre lui. E il presente? Snobbato, maltrattato, silurato, la componente nel presente, la componente cardine che ha determinato tutto il resto è stata continuamente lasciata in sospensione e quando ha avuto modo di esprimersi lo ha fatto con molte limitazioni.
Il terzo capitolo si è chiuso con un finale che lasciava (nuovamente) tutta l'attenzione su un presente che, a quanto pare, all'utenza non è concesso proprio vedere globalmente. Chissà cosa ci riserverà questo capitolo. La speranza è l'ultima a morire. Non tutti sanno però che quando muore, muore malissimo. E a pensar male spesso ci si azzecca. (e un tempo qui era tutta campagna).
Intanto però ci si esalta con Watch Dogs, che tanto sembra essere qualcosa che avremmo già potuto assaporare da un pezzo, incappucciati di bianco e con uno zaino monospalla.


In conclusione, sappiamo molto poco ma i timori sono leciti, specie visti i trascorsi appena trascorsi. Si, perché son passati quattro mesi dall'ultima uscita (QUATTRO) e tutti ancora si chiedono che ne sarà dell'umanità in mano a Giunone.

43 commenti:

  1. come al solito adoro le vostre rubriche, e non scendendo ad analizzare la parte marketing del prodotto e la scelta di puntare sul casual cosa che farei anche io da addetto del settore, giustifico la presenza di questo capitolo che a mio avviso con le poche info che ho è solo uno spin of, in quanto è un titolo di passaggio mi spiego meglio allo stato attuale non possiamo realizzare decentemente un nuovo capitolo ma non si può lasciare il brand un anno senza gioco e per realizzare il nuovo sulle nuove macchine occorre più tempo quindi meglio realizzare questo capitolo di transizione sulle vecchie macchine e l'anno prossimo ripartire a razzo con il capitolo con le macchine next gen che saranno + diffuse dopo un anno

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    1. Concordo in parte con questa visione. Questo sarà forse un titolo di "transizione" prima di assaporare la saga sulla nuova generazione di console (2014). Non a caso credo che la componente del presente anche in questa occasione sarà accantonata per dar spazio alla componente storica. Sono sicuro che il prossimo scontro dell'umanità con Giunone sarà una new entry del brand su PS4 e Xbox720. Quest'anno un titolo di preparazione al futuro. ;)

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    2. no no no sono in disaccordo totale... preferisco aspettare anni ma almeno alla fine ho un prodotto eccellente fatto con la giusta velocità senza tralasciare nessun particolare,che funzioni bene e con delle grandi innovazioni.
      praticamente quello che era quando è uscito il primo AC, anni di lavoro per un risultato piu che eccellente

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  2. SPOILER
    SPOILER
    SPOILER
    SPOILER
    Leggendo Forsaken non credo proprio che Edward possa parlarci di Haytham e Connor..e la parte finale della sua vita la si conosce quasi grazie al libro.

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    1. Concordo in parte.

      Su connor non è servito aggiungere altro se non l'incipit/dedica di forsaken: in una frase viene data la chiave di lettura di connor entrato definitivamente nell' età matura.

      Invece la storia di Edward potrebbe ancora parlarci molto su Haytham, per non parlare della sua sorellastra.


      Detto questo spezzo una lancia in favore di ac3 (che però in parte è un'accusa):
      io forsaken l'ho trovato in libreria i primi di novembre (mentre ancora giocavo l'online di ac3) ed ho deciso - fortunatamente, con il senno di poi - di leggere il libro prima del vg; in questo modo mi sono "spoilerato" il retaggio templare di Haytham (anche se in realtà il colpo di scena, seppur diverso, c'è stato anche nel libro), ma in compenso mi sono goduto il vg maggiormente rispetto a chi il libro l'ha letto dopo oppure non l'ha letto affatto.
      Ovviamente il fatto che per poter apprezzare un prodotto ne sia necessario un altro, pure poco pubblicizzato, potrebbe a ragione essere considerato un difetto.


      Per il resto, ottimo blog e mi spiace averlo scoperto solo recentemente.

      Un appunto per Coso, visto che ho notato l'errore ripetuto:
      si scrive prosieguo con la i :)

      Nathan

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    2. Si,questo è vero,potrebbe parlarci molto di Haytham fino ai suoi 10 anni,della sorella e perchè no anche della moglie,ma riguardo altri personaggi che comunque han fatto parte della sua vita,come ad esempio Birch,sappiamo già molto..comunque chissà,non ci resta che attendere :)

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    3. Nathan è corretto anche senza "i" :)

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    4. Nel senso che esiste in italiano anche senza i, è giusto: si tratta infatti del presente di proseguire.

      In ogni modo, non voglio certo sembrare pedante, specie perché volevo solo dar un contributo a questo blog che ho già tra i preferiti :)

      Nathan

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  3. ma non potrebbero fare un capito solo su desmond ? c'è molto da fare , da raccontare , eppure si ostinano a rifilarci un altro antenato ; altair ci stava , ezio era d'obbligo e lo hanno spremuto fino alla fine , conno è entrato a culo , ma non vedo come dobrebbe entrare un 4^ antenato in AC . Hanno buttato nel cesso troppe occasioni : potevano approfondire la storia del sog. 16 e niente , hanno preso daniel cross che è stato un personaggio fatto bene e neanche , hanno escluso la possibilità di fare fuori un bel pò di templari , quelli "VERI" non guardie abstergo armata di manganello , stanno commercializzando la saga e la stanno rendendo sempre più facile di capitolo in capitolo ; il primo era il vero AC , quello originale , non potevi andare a cazzo perchè morivi , non avevi aiuti da altri assassini che ti aiutavano , non avevi tutto l'arsenale che hanno avuto gli altri assassini , solo la lama celata che aveva la funzione pulita a figa di ammazzare i bersagli è diventata un'arma che riesce a sostenere il peso di una persona e a parare colpi di spadone della madonna; poi con quelle cazzo di armature e tutta quella paccottiglia tipo bombe, trappole , ascie cazzi e matti riuscivi cmq a nuotare come un cazzo di delfino . Speriamo solo che black flag sia serio

    grazie per la pazienza e continuate cosi ;)

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    1. vero ma diciamo che c'era anche meno commercializzazione del personaggio in precedenza rispetto al nuovo capitolo,adesso se vuoi esplorare il mondo ac è molto più costoso e ci sono migliardi di edizioni dlc in più armi in più da sbloccare,statuette,poster,fumetti(che mettono in ballo tanti altri personaggi di cui si dovrebbe parlare meglio)ecc.ecc. all'inizio era tutto più semplice...

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  4. Al 70% condivido le tue impressioni Coos, di solito mi trovo sempre in linea con te quando si tratta di muovere critiche negative su particolari scelte narrative, tecniche e /o commerciali di Ubisoft.
    In particolare questa strada intrapresa da Ubisoft mi ha sorpreso e allo stesso tempo preoccupato. Ma ora passiamo agli aspetti positivi che ho visto in questo pseudo-annuncio:

    Edward Kenway: Al 90% sappiamo che il nuovo protagonista sarà Edward Kenway, padre Assassino di Haytham nonché quindi nonno di Connor, probabilissimo corsaro oltre che mercante (come ci aveva suggerito il libro Forsaken, di cui consiglio la lettura a tutti gli appassionati), alle prese con le ostiche acque dell'Oceano Atlantico e del Mediterraneo (presumo) in una guerra sul mare tra Assassini e Templari.
    Ciò che può saltare subito all'occhio è la forse mancanza di originalità nel ripescare un personaggio raccontato in 20 paginette in un libro e citato sporadicamente nella voce del database di Shaun Hastings, ma a mio avviso l'originalità della questione sta proprio nella sorpresa che tutti noi abbiamo avuto leggendo rumour e stamani successivamente alla conferenza di ieri.

    Contesto storico-geografico: Presumibilmente sarà collocato cronologicamente tra fine '600 - inizio '700, un periodo storico-politico che nel quadrante mediterraneo e nel quadrante atlantico ha visto la nascita di guerre navali tra corsari, pirati, marina britannica e che ha portato alla successiva nascita di leggende su figure carismatiche come il tesoro di William Kidd (che Ubisoft ha letto in chiave pseudo-fantascientifica come un Frutto dell'Eden) o altri ancora. Questo è anche il periodo dell'apice dell'egemonia conservatrice dell'Impero commerciale britannico sulle colonie e sull'oceano, prima del declino a cui abbiamo assistito con gli eventi della guerra d'indipendeza americana.
    E pensate, forse avremo la possibilità di visitare Londra o altre località dell'Europa tra un viaggio e un altro!

    Adesso espongo le mie preoccupazioni:

    Gameplay eccessivamente ripetitivo: Sono sicuro che Ubisoft dopo aver riscontrato le critiche positive (quasi) avute alle battaglie navali di ACIII (che per carità, sono piaciute anche a me, ma alla lunga sono ripetitive) ha deciso di improntare tutta la struttura di gameplay sulle battaglie navali - trattandosi di un contesto piratesco - casomai (lo spero) migliorandole e implementando le giuste feature.
    Non voglio essere "tradizionalista", ma vorrei che affianco alle battaglie navali sia dato il giusto spazio anche alle normali sessioni free-roaming di gameplay, casomai riprendendo anche la pura natura del credo dell'Assassino, che con Connor e i membri della gilda coloniale è stata in parte distrutta trasformandoli in guerriglieri e/o rivoluzionari accaniti.

    Dimenticatoio del presente e presunta commercialata: Stavolta quale sarà il motivo per cui dobbiamo rivivere le avventure di un nostro antenato? Per giunta padre e nonno di quelli precedenti? L'espediente narrativo che troveranno sarà ancora eccessivamente pretestuoso oppure ritorneranno a scrivere una sceneggiatura migliore? Abbiamo visto cosa ci hanno fatto a Desmond, Cross e Vidic (non tanto le loro morti, ma come sono state presentate le loro vicende).
    E poi dobbiamo vedere se ha raggiunto lo status di commercialata videoludica. L'uscita annuale lo suggerisce, ma dobbiamo vedere come Ubisoft giocherà le carte a suo favore.

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    1. però se assassin's creed 3 è uscito 4 mesi fa , e quindi i commenti positivi sulle battaglie navali possono averli avuti in un mese o anche in un giorno come avrebbero fatto a progettare un assassin's creed basato sui commenti positivi in 4 mesi? non credo sia andata cosi.

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    2. Ho pensato anche io a questo, ma se consideri che negli ultimi tempi Ubisoft stia impostando l'intera struttura narrativa nonché tecnica del brand in base al volere dei fan, non stupirebbe una cosa del genere, anche perché con uscite annuali gli sviluppatori hanno modo di leggere le recensioni e i pareri degli esperti e (ipoteticamente) poter migliore il prodotto successivo. Poi ovviamente ci troviamo noi tutti ancora nella sfera di ipotesi. ;)

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  5. Buona sera avrei una domanda da porvi:come mai in ogni gioco cambiava il direttore creativo?E' possibile che già dal 2007 sapevano tutta la storia di Desmond inclusa quella degli antenati?E soprattutto perchè Edward non potrebbe essere un'antenato di Desmond, perchè dovrebbe essere per forza un'antenato per via materna?Grazie in anticipo per le risposte

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    1. Edward a regola dovrebbe essere per forza per via paterna essendo padre di Haytam e credo che non sapessero assolutamente tutta la storia infatti si notano alcuni buchi narrativi.

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  6. Allora, son d'accordo praticamente con tutto tranne su poche cose, queste:

    "Il nonno di Connor: Sapere che Edward Kenway è il nonno di Connor ha portato il mio cervello a collocare automaticamente il personaggio all'interno della genealogia nota. Tuttavia mi sono subito bloccato perché FORSE ci troviamo davanti a un antenato incluso nella genealogia ma esterno alla linea di sangue. Per capirci ciò che renderebbe Haytham antenato di Desmond, non sarebbe una discendenza da parte di padre di Haytham ma da parte di una madre che non si conosce."

    Cosa intendi? Haytam è antenato di Desmond sia da parte di padre che da parte di madre allo stesso modo, come è discendente da parte di Ezio allo stesso modo di come è discendente di Sofia ed è discendente di Altair come lo è di Maria, i geni dal quale discende sono sia da parte dei suoi antenati maschi che dagli antenati femminili allo stesso modo... nel senso che Des sarebbe in grado benissimo di rivivere pure i ricordi di Maria o Sofia fino al concepimento.
    a meno che non intendevi dire che il dna cvp di Desmond non proviene da edward ma da sua moglie, cosa che ritengo comunque improbabile perchè non penso che rimuovano una feature come quella dell'occhio dell'Aquila.

    Cose in cui invece penso positivamente sono la confraternita, che spero di ritrovarla a mò di Ac1: se nel rinascimento infatti la forma (o riforma) Ezio e nel 3 era quasi del tutto assente per colpa dei templari e delle epidemie spero che in questo 4 si ritorni al modello di Masyaf, con un'organizzazione solida (in questo caso segreta però) di assassini che collaborano e danno missioni a Edward.
    Per la componente nel presente non mi preoccupo perchè so che tanto ormai è andata a puttane, a meno che non facciano come assassin's creed 1 con un presente "a sorpresa".
    Spero inoltre in un ritorno dei glifi, qui ci potrebbe stare se è davvero un impiegato Abstergo che rivive i ricordi Des lo sveglia un pò come fa Erudito nel multi di ac3, mostrando la verità.
    Ciò che mi dispiace sono la perdità della "verticalità" nella serie come successe nel 3 e il fatto che abbandonino a se stesso un personaggio come Connor (Haytam se si legge Forsaken sappiamo praticmente tutta la sua storia) che secondo me aveva ancora tanto da dire e la rivoluzione francese lo avrebbe potuto fare davvero sbocciare, facendogli conoscere magari qualche assassino francese, anche se ormai come si vede nella tirannia di wash in francia non c'è andato e wash si è già ritirato quindi mi sa che la rivoluzione non la vedremo per ora, almeno non con Connor. Tuttavia una qualche speranza c'è, dalle immagini si vede un Edward biondo mentre dallo screen ingame si vede un personaggio castano, quindi forse avremo un viaggio di Connor stile Ezio sulle orme di Altair però rovesciato, in cui useremo più Ed che Connor, forse. Poi tutto il resto è da vedere so solo che stavolta questo ac non lo comperò subito come gli altri, aspetterò prima di vedere qualche recensione.

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    1. Francesco sulla questione della dinastia ho espresso male il mio pensiero, ho corretto la porzione di testo dell'articolo per dare maggior chiarezza al mio dubbio.

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  7. C'è una sola e semplice risposta a tutte queste domande che hai scritto... perchè sono idioti! E ora sono ancora più attaccati ai soldi rispetto a quanto lo erano quando hanno fatto il primo capitolo

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    1. sono sempre stati attaccati ai soldi sin dall'inizio su questo non hanno mai cambiato nulla.. del resto lo fanno per lavoro non per sola passione non per sfornare prodotti fruibili e basta ma per profitto

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  8. Io mi sto già facendo mille viaggi !!! Spero assomigli più all'uno che al tre ....

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  9. della storia del nonno di connor si e parlato nel libro assassins creed forsaken, in cui si scopriva che lui era una assassino. pero non so ancora come finisce perche lo sto leggendo adesso
    oskar

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  10. sembra come se tutti gli assassin's creed fossero stati progettati tutti da diverse persone come se assassin's creed 1 avesse detto al 2 "tie io l'ho fatto bene vediamo cosa sai fare tu" e cosi via fino al 3 scordandosi degli errori che c'erano nei precedenti . Ma vabbe spero magari che puntino sul fascino dell'oceano e dei pirati e che la storia contemporanea si dimostri avvincente

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  11. Prima di scrivere questo commento, ho riflettuto e letto più volte l'articolo di Coso. Alla fine ne è emerso questo pensiero personale che vi propongo qui sotto.

    Innegabilmente ogni IP nuova che viene lanciata sul mercato dei videogiochi deve confrontarsi con un sistema di valutazione e crescita piuttosto complesso. Alle IP (e per estensione ai singoli videogiochi) vengono chieste numerose caratteristiche per sopravvivere tra le quali l'allargamento della base, un rinnovamento costante, una giocabilità di primo piano, tutti aspetti commisurati al concetto ti Tripla A. Nel lontano 2007 quando Assassin's Creed fece la sua comparsa sugli scaffali il pubblico e la critica si divisero fra chi aveva visto in AC un nuovo modo di vedere i giochi free-roaming action e chi lo considerava un progetto per molti aspetti fallimentare. Tutti erano però concordi nel dire che AC aveva segnato un modo tutto nuovo di narrare e comunicare la trama al pubblico. Due anni più tardi, dopo un profondo lavoro di revisione e tante carne al fuoco, Ubisoft e il team che aveva sviluppato AC1 lanciarono AC2, che in una maniera quasi draconiana andava a ripensare quasi completamente il primo AC, mantenendo però la peculiarità della narrazione. Il successo di pubblico e critica fu questa volta unanime: AC2 era riuscito nella difficile alchimia di gestire narrazione, gameplay e trama. Tuttavia AC2 perdeva una parte di quella che era stata l'anima del primo AC: è innegabile infatti che fra i due vi siano profonde diversità d'approccio in quasi tutti i punti salienti. Ecco in AC2 si può riscontrare il primo passo di Ubisoft verso la serializzazione del gioco.
    Successivamente ACBH e ACR hanno confermato questo andamento, cercando di allargare la base degli appassionati e seguaci di AC, che nel tempo si è fatta robusta e chiassosa (come sempre accade quando un titolo ha successo). Sorvoliamo sulla questione del presente: Ubi e il team di sviluppo storico hanno fatto una scelta di far pesare di più la componente del passato su quella del presente (con il dubbio che si siano resi conto dell'errore commesso in fase di realizzazione di AC3 ma non potendo più farci molto).

    Tutto questo preambolo per dire cosa? Per analizzare l'arrivo di questo AC4.
    Per prima cosa l'annuncio non mi sconvolge: già durante la campagna marketing di AC3 Alex Hutchinson aveva accennato alla necessità di Ubisoft di "monetizzare" il successo e di conseguenza serializzando annualmente la Saga in modo da rientrare dei pesanti investimenti pur cercando di mantenere un alto livello qualitativo. Questo perchè? Perchè Ubisoft, volenti o nolenti, è una Società che deve rispondere a degli azionisti, che ha necessità di ripianare debiti legati ad investimenti corposi per aggiornarsi in nuove tecnologie necessarie per il futuro. Lo so per molti di voi si tratta di un ragionamento freddo e distaccato, ma si deve ragionare in termini di un'Azienda che fornisce un Servizio ma che deve anche "lucrarci" sopra.
    In quest'ottica AC IV ha il suo senso di esistere, soprattutto considerandolo una specie di Liberation per Console\PC: infatti credo che AC IV Black Flag abbia un duplice compito. Oltre a quello di monetizzare il successo ha anche quello di riempire alcuni vuoti narrativi nel contesto di Connor e della sua famiglia. Ma soprattutto credo per preparare il contesto ad un sostanziale reboot della Saga che si verificherà con AC5. Un reboot non nel senso che tutto inizierà da capo ma che molti aspetti della Saga verranno rivisti, con una riproposizione tardiva del presente (con nuovi protagonisti) e nuove ambientazioni storiche.
    AC4, in quest'ottica, è da leggersi come un gioco che preparerà il futuro ... Non credo che apporterà profonde novità alla Saga (se non relative alla famiglia di Connor) ma servirà per preparare il terreno per i successivi sviluppi ...

    Forse la mia è una visione piuttosto strana della vicenda di AC4, ma credo che la questione sia se si vuole ancora credere nella Saga e nelle sue possibilità.

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    1. Ti riporto anche qui la mia risposta Dan: nel tuo epilogo hai detto tutto, questione di credere nelle possibilità. Sorvoliamo sul presente. No, non bisogna farlo. Perché tutto ha contribuito al trand attuale e tutto deve essere tenuto in considerazione. Come ti ho scritto in privato c'era modo e modo di gestire determinate cose e dare il beneficio del dubbio ORA dopo i vari trascorsi della saga, specie quelli recenti, è una follia. Restare a vedere senza agitarsi (agitarsi in senso negativo) sinceramente mi disturba, e non poco. E mi disturba ancora di più giustificare l'operato di una SH perché deve pagare i debiti. Se sbagli e vai in rosso, penalizzando quello che mi stai offrendo (perché lo sappiamo entrambi fratello, che hanno penalizzato molti aspetti del gioco) ti meriti tutto il mio dissenso, non la mia comprensione.
      Questa tendenza sta dilagando in generale in tutto il settore videoludico ma se è sbagliata non deve necessariamente essere accettata, anche se chi si lamenta ha pochissima voce in capitolo.

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  12. Le storie nel passato sono comunque alla base di AC, ma solo se poi legate alla componente del presente, la quale di per se è bella. Il punto è che attualmente ci sono due storie sospese (mi riferisco ai videogiochi senza contenuti aggiunti): nel passato, ovvero che ne è di Connor e del suo villaggio spopolato e nel presente, ovvero il mondo con Desmond morto e Giunone a capo. Non ha senso iniziare una nuova storia nel passato, su un altro antenato e non supportata da una nel presente. Non ha senso per due motivi:
    1)Bloccare qui le due storie sarebbe come interrompere un libro a metà. La domanda che sorgerebbe spontanea è "Come va a finire?"
    2)Le due storie parallele devono restare perché sono essenziali l'una all'altra, quella di Desmond (o di chi verrà dopo la sua morte) spiega come sia possibile esplorare il passato, dando un filo logico di fondo che unisce Altair, Ezio e Connor mentre quella nel passato è funzionale a quella nel presente.
    In ogni caso la storia nel presente non è stata approfondita in ACIII, poiché, mentre nel passato si dipana una vera storia con dei personaggi con una psicologia nel presente si limita a poche missioni e non dà spazio alla morte di Desmond (non si capisce perché, se, come) è morto. Un altro problema è legato ai frutti dell'Eden, che hanno perso di importanza (aiutano Desmond nella sede dell'Abstergo ma non vengono più usati neppure nel passato e non sono quelli che poi permettono di aprire la porta del tempio) che invece avevano (e dovrebbero continuare ad avere) un importanza fondamentale e non essere sostituiti (per funzionalità alla trama) da fonti di energia o strani amuleti (dei quali non si chiarisce l'origine e il potenziale come avviene invece per i frutti dell'Eden).
    L'unico modo per continuare i prossimi AC in modo dignitoso è continuare la storia di Desmond (anche rinnovandola in nuovi personaggi) e ampliandola (analizzare alcuni personaggi, far compiere a Desmond/successore di Desmond degli omicidi "veri" come ai suoi antenati, e continuare una guerra su due fronti contro Giunone e contro l'Abstergo, a cui trovare nuovi leader) e proseguendo la storia di Connor (magari anche alterandola con quella di altri antenati) che deve: spostarsi in Europa (o girare tra Europa e America) incrociare nuovi elementi storici (Rivoluzione Francese etc.), ridare spazio ai frutti dell'Eden. Inoltre, e in questo sono d'accordo con altri che hanno commentato, riorganizzare l'ordine degli Assassini con una gerarchia, dei riti, dei codici e delle basi in modo da poter condurre una guerra su scala mondiale e quasi pari con i Templari (facendo in modo che Connor rifondi l'Ordine e non abbia come alleati solo un cuoco e pochi alleati nella Tenuta). Un'altra cosa carina da fare per aumentare il realismo sarebbe evitare a Connor di essere immortale (si riprende da una fucilata in cinque secondi!) e togliere ottocento tipi di armi da fuoco.

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    1. Sono Re(n)ato, quello che ha scritto qui sopra. Continuo le mie osservazioni sul tuo post e sul gioco.

      E forse sono anche riuscito a risolvere il mistero del titolo. Se un numero corrisponde a una svolta, questa la è: cambia sia il protagonista nel passato (non più Connor), sia la storia nel presente (morte di Desmond, Vidic etc.) però concettualmente la storia nel passato continua a seguire il filo delle avventure di Connor quindi è una svolta che però resta comunque legata alle vicende precedenti. Quindi è concettualmente superiore a Broth. E Rev. ma non al II. Faccio notare inoltre che è la prima volta che (seguendo la serie di videogiochi) si torna indietro temporalmente:
      Altair, 1200 ca.
      Ezio ACII, 1400-1500 ca.
      Ezio ACB, subito dopo il II
      Ezio ACR, tempo dopo ACB
      Connor, 1700-1800 ca.
      Edward, 1600-1700 ca.
      Perché questo ritorno indietro? L’animus dovrebbe far vedere le cose in modo lineare partendo da quella dove c’è maggior sincronia in avanti.
      Risolto un mistero, insomma ne appare un altro e risolto un problema (fine del Mondo, Charles Lee) ne appare un altro (Giunone, villaggio spopolato) . Se ACIVBF (O semplicemente ACIV o ACBF?) riuscirà a rispondere a questi misteri e risolvere questi problemi completando la storia, allora sarà bello (quasi) come i precedenti.

      Coso i tuoi post e questo sito mi piacciono. Ti consiglio di scrivere qualcosa sulla vera storia dei Templari.

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    2. Semper io, R(n).
      Nel caso (purtroppo probabilissimo) che la Ubisoft in questo videogioco non abbia seguito le mie indicazioni e quelle di altri che hanno commentato il tuo post e che quindi i tuoi timori siano fondati,la Ubisoft avrebbe delle scusanti: il denaro e la corrispondente attenzione da parte del pubblico. Ovvero, se ha una buona fetta dei giocatori è piaciuta la storia nel passato ambientata in America con un assassino solitario e combattente per la libertà come protagonista è chiaro che essa dovrà seguire questa tendenza e abbandonare il presente. A me sembra comunque che la qualità della serie si sia abbassata e, se prima questi videogiochi mi sembravano epici, su questo,pur a priori, ho i miei dubbi, mi sembra troppo "classico", un videogioco come tanti. Detto questo credo di aver concluso le mie osservazioni

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  13. Mentre nei primi 2 capitoli Desmond è stato il valore aggiunto per Ubisoft, da Brotherhood in poi è diventato solo un peso morto. Perché hanno capito di poter andare avanti all'infinito anche senza di lui con nuovi personaggi e nuove epoche storiche. Infatti lo hanno anche dichiarato che per loro la serie Assassin's Creed ha sbocchi praticamente infiniti da qui lo slogan (La storia è il nostro "parco giochi"). Sul fatto che il brand inizialmente era pensato come una trilogia va anche detto che i primi 2 giochi sono nati per mano di "Patrice Désilets" che dopo il 2 ha lasciato Ubisoft per andare (aime') in THQ.
    Quindi il punto è questo che finché il brand Assassin's Creed avrà appeal ne faranno all'infinito appena nessuno lo cag....... + magicamente finirà.

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    1. Probabilmente se questo videogioco avrà un forte calo di vendite in rispetto agli altri causa la perdita di fan etc. la Ubisoft sceglierà nuove strade (o meglio ripercorrerà le vecchie) per far risalire le vendite. Insomma, appena nessuno lo cagh... più, faranno resuscitare Desmond o cose del genere.

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  14. Una cosa è certa, da fan sfegatato sto per dire una eresia.
    Ho acquistato al dayone tutti i titoli di AC (tranne il primo ma mi sono rifatto dopo con ebay) in versione strafiga (animus edition, black editio etc...) e giocati almeno due o tre volte per acquisire tutti i dettagli stavolta non dico che non lo giocherò, ma sinceramente dopo la grande delusione di AC3 e soprattutto con le grandi cavolate sulla genetica con i ricordi con parecchi paradossi geneticamente parlando da parte di Ubisoft (avere una sorella laureata in biologia aiuta parecchio) anche se si tratta di paradossi macroscopici, per fortuna tolti dalla trama ma comunque palesati da parecchi post ufficiali di ubi, di sicuro non mi scapicollerò ad prenotare l’edizione strafiga da miliardi di euro al dayone, edizione che ormai sono palesemente incentrate per i casual game e mandando a farsi benedire chi ha giocato tutti i titoli e si è sorbito tutti i dettagli, compresi i messaggi criptati nei titoli o i dettagli infinitesimali che creavano una storia unica ed interessante.

    Ed un'altra cosa, magari marginale, non ho mai sopportato gli obiettivi in multi e sinceramente il multi si è bellino e ci giochi un ora o due ma sinceramente non c’entra nulla con la storia anche se Ubi cerca in tutti i modi di metterci pezzi per far giocare la gente storica.

    Un mio personalissimo parere, o Ubi si da una bella regolata o nel giro di un anno o due se continua cosi AC non sarà più un brand di punta, si un gioco core ma perderà parecchi aficionaros se non li ha gia persi.

    Ed ultimo ma non meno importante un grazie alle Verità dell’Animus che mi ha fatto vedere la luce in parecchi dettagli che mi sarebbero parsi irrilevanti e che mi hanno fatto assaporare appieno la bellissima tramma (fino almeno ad Brotherhood).
    Grazie

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    1. Se un gioco non ti piace o non ti convince non è che lo devi prendere per forza. Quindi (anche se non sono un fan sfegatato) per me non stai compiendo alcune eresia.

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  15. E se Edward Kenway fosse un antenato in comune fra Desmond e Otso Berg?
    Magari è Berg il protagonista del presente da questo quarto (sesto) capitolo che rivive i ricordi del nonno di Connor. Dopo i titoli di coda di AC3 è possibile continuare a controllare Connor tramite qualcuno che lavora per la Abstergo, potrebbe essere Berg.

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  16. Beh, è una ipotesi, Edward è sia antenato di Connor sia di Berg con due linee genetiche diverse. Presuppone però che Edward abbia avuto due figli (o anche due figli di Haytam),(non mi sembra poi difficile visto le sventolone nel letto del trailer)
    Comqunue secondo me la storia di Desmond non è finita. UNa mia ipotesi è che non sia "morto" ma solo che abbia terminato il compito per quella simpaticona meretrice infida di Giunone

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  17. Possiamo rivivere i ricordi di Connor perchè gli agenti abstergo stanno guardando i ricordi di William(quando era all abstergo lo hanno messo nell animus) ma sinceramente non credo proprio che il nuovo protagonista sarà Berg. In teoria dovrebbe essere William ma anche un nuovo protagonista, magari un fratello o sorella di Desmond....

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    1. No, in un dialogo secondario con Des. William dice di aver opposto resistenza e che se un soggetto si oppone è impossibile vedere nei suoi ricordi, quanto alle minacce di Vidic di indurre il coma a Des. servivano solo per farlo collaborare se no sarebbe stato impossibile vedere i ricordi di Altair. Se poi William abbia spontaneamente fatto vedere i suoi ricordi all'Abstergo e abbia mentito al figlio non è dato sapere, eppure sarebbe interessante come ipotesi... altre ipotesi interessanti sarebbero S16 ("Resterò con te fino alla fine" potrà avere ripercussioni/S16 è morto davvero?) insomma, far continuare la storia nel presente non è impossibile nonostante la morte di Des.

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    2. Mi sembra improbabile che William ha fatto vedere i ricordi ma credo che ormai l Abstergo può vedere i ricordi estrapolando il dna no? Per quanto riguarda soggetto 16 è un cugino lontano di Desmond e poi riviveva i ricordi di Ezio quindi si, potrebbe essere il protagonista ma è morto sia nella vita reale che nell animus. Fra 4 ore sapremo tutto fortunatamente

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    3. C'è l'ipotesi in uno dei post di le verità dell'A. (non né ricordo il nome) che S16 sia sopravvissuto nella camera nera trasferendosi nella mente di Desmond durante l'ultimo atto. Quanto al tradimento di William è improbabile, ma prima dell'uscita di AC3 sarebbe parso ancora più improbabile che Desmond morisse nel successivo eps. In ogni caso, tra un po' avremo la conferma o la sconferma (si può dire?)dei nostri dubbi e timori.

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    4. e l abbiamo avuta. Il protagonista sarà un agente abstergo. Probabilmente appunto Berg. Non mi convince molto questa decisione però....

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  18. Alla Ubisoft costava tanto fare i primi 3 capitoli di assassin's creed con una maggiore cura sulle vicende del presente e DOPO aver concluse quelle vicende fare tutti gli spin-off che voleva su tutte le possibili ambientazioni esitenti? comunque quando metterete il nuovo articolo :) ?

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  19. Rivedendo i miei commenti, le mie ipotesi (Re(n).) dopo pochi giorni e data la mia lettura di altri post qui e altra robba, la pacatezza nelle mie riflessioni può andar a farsi benedire. Ma a che caz...cosa serve la trama di ACIII? Nel passato non porta a nulla (il villaggio spopolato), il passato non serve quasi a nulla al presente (non si avverte l'importanza di quell'amuleto, la trama del passato è fine a sé stessa) e non conclude la storia nel presente. Avrebbe avuto logica se fosse servita a presentare un nuovo eroe (Connor) in vista di un altro videogioco dove Connor terminasse (o continuasse) la sua storia, dove si tirasse in ballo un FE, e dove il presente si concludesse. Ba be, considerazioni già fatte. Ma continuare la storia nel presente e impersonando un templare (!!!) impantanando quella del passato con altre ambientazioni storiche alla caz.. di cane... ma che cazzo (stavolta, perdonatemi, ma ci vuole!) si so' fumati quelli della Ubisoft prima di ideare AC4? Inoltre, è vero il fatto secondo cui quelli della Ubi abbiano creato AC3 in tre anni "coprendolo" con ACB e ACR?

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  20. La cosa dei 3 anni è vera, ma va conteggiato soprattutto il tempo per programmare il nuovo motore grafico (certamente la parte più consistente).

    Purtroppo alla Ubisoft è da Revelations (che ricordiamo inizialmente doveva essere un DLC corposo alla "Awakening" di Dragon Age per Brotherhood, ovvero il gioco fatto con materiale in eccesso da Ac2 e a sua volta suo inizialmente potenziale DLC) che danno prova di non saper gestire il presente ed i frutti dell'eden, che poi erano gli elementi che hanno reso Ac una saga rivoluzionaria e non semplicemente un prince of persia fatto bene (io la trilogia di pop per ps2 l'ho trovata a dir poco mediocre per storia e spessore, ma i movimenti acrobatici erano già in nuce quelli alla base di Ac).

    A voler ben dire già con Ac2 (al cui riguardo tralascio ogni riferimento ad imbecillEzio) si poteva intuire che non sapessero bene che pesci pigliare, cpn la retcon dell'occhio dell'animus (nel primo contestualizzato come interfaccia visiva dell'animus con cui la macchina comunicava all'utente/desmond informazioni note of acquisite dall'antenato, nella fattispecie Altair, ma ignote allz.utente/dedmond) nell'occhio dell'aquila (superpotere genetico posseduto da particolari linee di sangue ibrido CVP-umane):
    in tal caso la soluzione fu brillante (a chi non piacciono gli xmen, il comics più venduto da 30 anni), ma è chiaro che non sapessero come altro giustificare l'acquisizione di tale vista da parte di desmond anche fuori della macchina.

    E sta tutto lì il punto: desmond era un personaggio troppo complesso (come ben sottolineato dall'articolo dedicatogli) nascosto sotto un'apparenza di semplicità e minimalismo.
    Con la fuoriuscita di alcune menti creative dopo Ac1 e di altre dopo Ac2 sono sprofondati.

    Peccato, perché è desmond che mi ha ancorato alla saga, ben più di altair (bellissimo personaggio, ma il protagonista larger than life non era un concept nuovo come quello di controllare l'utente anziché essere noi giocatori l'utente ed il tutto con quel pizzico metanarrativo che aiuta spesso ad abbattere la quarta parete).

    Per il resto sono uno di quelli a cui Connor è piaciuto (ben più di "ma anche tu, zio?" imbecillEzio) e se non fosse per aver tolto dai giochi desmond (ucciso?) anche il mio giudizio su Ac3 sarebbe totalmente positivo.
    In realtà non lo è, storywise, perché se alla fondamentalmente inutile valenza del medagliano per il presente (unica ragione motrice per conoscere Connor) si sarebbe potuto anche soprassedere, ciò non può essere fatto se in concomitanza desmond esce di scena così miseramente e cross viene gestito come lo stereotipo del thug generico (non dopo quelle perle dei fumetti).

    Io ormai ripongo poche speranze nel brand e le mie aspettative si sono indirizzate unicamente verso il gameplay (gli action-adventure sandbox sono il mio genere preferito), il quale è rimasto e penso rimarrà di alto livello.
    Ma se da brotherhood in poi ho comprato al d1 le edizioni speciali, imprexiosite di gadget meritevoli, non penso che altrettanto farò con Ac4.

    Nathan

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  21. Da questo punto di vista ritengo che il momento più felice per la saga è stata sicuramente l'uscita di AC2: passare da un'atmosfera quasi completamente inedita (quella delle Crociate vissute nelle strade delle città) con un potenziale fantastico sia a livello di trama sia a livello di game concept, ad una svolta pressocché totale, in termini di ambientazione (credo che la Firenze del '400 non sia mai stata toccata dalla videoludica)che di personaggio (tanto che Ezio ha sforato in 2 spin off). Il tutto può essere esemplificato dal raddoppio della lama celata, trovata geniale.
    Poi a mio modesto avviso da Brotherhood lo spirito di AC ha cominciato a perdersi, lentamente ma costantemente (sia chiaro: io parlo di livello tecnico ma in senso generale).
    Voglio dire, quante volte può capitare che un gioco di questa natura si concentri su atmosfere come le Crociate o l'Italia Rinascimentale? Un'idea pazzesca che infatti ha determinato il successo del brand. Poi sempre a mio avviso è entrato in campo il fattore $$$, e (perdonatemi, sono un complottista incallito) l'attenzione della Ubi si è spostata sulla nicchia di consumatori americani. Che non aspettavano altro di giocare in casa loro! Il che a ben vedere non è neanche tanto male... però penso che lo spirito originario di AC abbia ben poco a che vedere col mondo dei pirati, perdonatemi... roba vista e rivista, trita e ritrita, niente di originale e completamente fuori tema... Però sono troppo addentro a questa roba che mi ha fottuto il cervello da 6 anni ormai, e non posso farmi scoraggiare da questi insulsi dettagli :')
    Per concludere passo un momento sul discorso della mancata trilogia. Tempo fa ascoltai in un'intervista a qualche developper Ubisoft (i dettagli sono molto offuscati) che la saga ha un potenziale illimitato e avrebbero potuto fare decine di capitoli. E il che non è affatto errato: il cavallo su cui si è deciso di puntare, una mescolanza di fantastoria e storia vera, dà la possibilità di spaziare in un grande arco temporale. Pertanto io mi sento di sperarci in questa cosa: finché la trama di fondo è valida più capitoli vedo e più sono contento :D

    Spaxar

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