venerdì 20 settembre 2013

AC Liberation: tra scelte di mercato e suggerimenti narrativi

Recentemente Ubisoft ha annunciato la versione HD per console casalinghe di Assassin's Creed III Liberation, il titolo nato per PS VITA pubblicato l'anno scorso.


Il titolo rappresenta uno spicchio di narrazione piuttosto curioso: l'impostazione di partenza è basata sulla falsariga dei presupposti del prossimo agli scaffali ACIV Black Flag, ovvero da una condizione di anonimato ci si avvicina a un preciso scorcio di vicissitudini.
In ACIV infatti, nella componente nel presente, impersoneremo noi stessi la figura altrimenti senza volto del dipendente Abstergo, in Liberation non c'è uno specifico soggetto sotto analisi (o meglio c'è ma ne parleremo più sotto) e le memorie sono rivissute da un anonimo fruitore dell'Abstergo Entertainment che comodamente da casa sua si fa un salto nel passato.


Essendo un titolo per console minori il gioco ha una profondità narrativa limitata: il titolo racconta le vicende di Aveline de Grandpré, un'assassina (il primo esponente femminile giocabile della saga) della Louisiana di origini meticce: come per Connor, che è mezzo nativo americano e mezzo inglese, nelle vene di Aveline scorre sangue francese e africano. Nata dall'unione tra il francese Philippe Olivier de Grandpré e la schiava liberata Jeanne, Aveline cresce in un ambiente aristocratico e perde le tracce della madre biologica, trovando una figura materna nella nuova compagna del padre Madeleine de L'Isle.
Salvata da un gruppo di schiavisti dall'Assassino Agate, Aveline entrerà a far parte dell'Ordine per aiutare gli schiavi oppressi di New Orleans.

Fin qui niente di particolarmente rilevante, se non fosse che questa sua missione la porterà a fare scoperte di un certo tenore (sia per lei che per noi): i Templari hanno orchestrato una tratta di schiavi (tra i quali sua madre Jeanne) con destinazione Chichen Itza (l'antico complesso archeologico Maya situato in messico) alla ricerca di un artefatto della Prima Civilizzazione chiamato il disco della Profezia.

Questo disco è il motivo per cui Liberation merita attenzione: sottratto al giogo Templare, Aveline lo attiverà con un medaglione affidatogli dalla sua madre biologica, il Cuore della Confraternita, dando inizio alla proiezione di un emblematico filmato che vede tre figure olografiche eteree accennare al futuro e alla volontà di ribellarsi all'oppressione dei CVP, il tutto culmina con un piccolo rito di iniziazione al grido di "Eva ci guiderà".

Fatto questo breve riepilogo possiamo analizzare alcuni punti salienti della trama di questo giochino e farvi capire dove voglio andare a parare.

L'Abstergo Entertainment: questo prodotto di intrattenimento dalle origini agghiaccianti altro non è che una versione degradata dell'Animus e ottimizzata per l'utente medio. L'AE poggia sulla tecnologia del DDS (Data Dump Scanner) che permette a chiunque di rivivere memorie estratte da soggetti vari, è la stessa che rende possibili le sessioni Multiplayer dei vari ACB, ACR e ACIII e che funge da base per il mai dimenticato Project Legacy. La peculiarità dell'Abstergo Entertainment è che le memorie rivissute hanno subito il tocco magico dell'editing ad opera Templare: i ricordi sono infatti tagliati e montati all'occorrenza il tutto per non nuocere all'immagine della Croce. Ora, sorvolando (ma neanche tanto) sull'aspetto propagandistico e lobotomizzante di una tale tecnologia Templare, che messa in ogni casa potrebbe iniziare a creare un primo sottobosco di influenza sulla gente da parte dell'Abstergo, questo editing si mostra anche in AC Liberation. Il finale infatti è affetto da un cambio di sceneggiatura improvviso: nella versione editata vediamo Aveline abbracciare la causa Templare, facendo terminare il gioco quindi con messaggio propagandistico sublimale tutto pro-Abstergo, invece, nella versione pura, fornita gentilmente dagli hackeraggi di Erudito, assistiamo alla scena shock dove il manufatto che prende vita e mostra i ribelli votare fedeltà ad Eva.
L'AE, come visto in questi mesi è un perno determinante nelle vicende di ACIVBF, motivo per cui vi è già questa continuity di fondo che salta all'occhio.

La sorgente Paul Bellamy: tra i file hackerati di ACIII uno in particolare suggerisce il facilmente ipotizzabile legame tra l'Assassina della Louisiana e Paul Bellamy, uno degli Assassini a capo delle Fattorie, i vari nascondigli scoperti grazie a Daniel Cross. Dopo gli eventi di The Fall, con la Grande Purga a opera Templare che spazza via buona parte dell'Ordine Assassino moderno, Paul Bellamy viene evidentemente catturato e costretto nell'Animus in uno stato comatoso. Questo dettaglio mostratoci da Erudito in ACIII non solo dunque trova un collegamento diretto con Liberations, ma risolleva lo status dei fumetti di The Fall e The Chain che meritano dunque sempre più attenzione.

Il fattore Eva: intorno al fattore Eva si è sollevato un polverone di eccezionali dimensioni. Chi ci ha seguito in questi mesi, si ricorderà delle osservazioni fatte ad aprile (vedere il paragrafo La Eva che non è Eva) che mettevano spalle al muro il tentativo di annichilirne l'importanza nell'universo di AC. Senza stare a ripetermi, il finale di AC Liberations è la prova schiacciante che questo personaggio e gli eventi ad esso legati sono determinanti. Motivo per cui, non giocare o quanto meno non conoscere le vicende di AC Liberation comporta una grave lacuna narrativa. E qui arrivo al dunque...

Come detto nell'introduzione, recentemente Ubisoft ha annunciato la versione per console casalinghe del titolo. Ora, considerando che la console PS Vita non sta avendo il successo sperato, è logico pensare che una rimasterizzazione HD permetta alla Software House di ricavare quel guadagno prefissatosi che lo scorso anno ha tardato ad arrivare. Ma è tutto qui? Una semplice manova di mercato? A me piace pensare che non sia solo questo a spingere Ubi a diffondere maggiormente il titolo: sono dell'idea che AC Liberation sia un tassello importante della narrazione, potenziale preambolo per qualcosa che vedremo a breve con ACIV. Ubisoft visti i magri risultati dell'anno scorso si è forse trovata nella scomoda condizione di raccontare un pezzo di storia importante a pochi utenti. Che voglia dunque aumentare il raggio d'azione affinché l'efficacia del plot non ne risenta? Restiamo in ascolto, in attesa di vedere moltiplicarsi i collegamenti tra questo piccolo titolo e la trama principale.

5 commenti:

  1. Interessante come l'articolo sia basato fondamentalmente sugli ultimi 5 minuti di ACL. ACL come gioco è fondamentalmente opzionale. Basta estrarre le seguenti informazioni (di cui fondamentalmente una sola davvero importante) Infatti gli unici punti interessanti sono 3 essenzialmente:

    1) L'intromissione di Erudito per far scoprire parte di verità.
    2) La rivelazione finale su Eva, che rimane cmq molto criptica. Almeno per ora.
    3)Il collegamento dell'animus eternament che condivide con ACIV.

    Anche se quello più interessante è il collegamento (cosa che a dire il vero già sospettavo) con Paul Bellamy. Purtroppo con ACIII non ho dedicato tanto tempo come in ACR per il multi.

    Comunque bell'articolo.

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    1. Si, purtroppo è la natura dei giochi per console minori. Riversare troppe informazioni determinanti in un titolo che rischia come in questo caso di non ricevere l'attenzione sperata potrebbe essere un guaio.

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  2. Già è vero. E dire che io ero uno tra quelli, che prese la psvita apposta per giocare ad ACL proprio in virtù delle forti connessioni con gli altri capitoli. A dirla tutta mi aspettavo nuove interessanti domande arrivati alla fine di ACL. Purtroppo non è stato cosi.

    Questo è il problema della frammentazione. Passino ancora i fumetti (anche se uno spin-off incentrato su Cross al posto di the fall o the chain, penso che lo avremmo apprezzato e voluto fortemente un pò tutti), ma purtroppo in seno alla Ubi, a mio avviso, non hanno creduto in ACL. Infatti giocandolo si avvertiva subito che era un prodotto sviluppato in troppo poco tempo. Troppi difetti di gioventù nella struttura del gameplay (che di base era assai interessante con il fatto dei trasvestimenti), animazioni pesantemente riciclate da AC3 (da qui c'è anche da riflettere sul numero 3 messo apposta nel Liberation, messo per associarlo proprio al capitolo principale in uscita dopo poco), suoni o comunque il campionamento in genere fatto alla buona. Infatti il gioco ne paga il dazio. Per finire con una impostazione della trama interessante (storia propagandistica atta a effettuare una sorta di lavaggio del cervello, e l'intrusione di Erudito per svelarne i veri retroscena). Peccato da un impostazione interessante e con del potenziale non esca fuori fondamentalmente niente in quanto a rivelazioni. Uno si aspetta un certo tipo di mind fuck, ed invece il nulla. La storia di Aveline interessante per il tema dello schiavismo, trattata con fretta e furia in modo superficiale, personaggi comprimari e non, che si possono chiamare solo delle macchiette in quanto a profondità. Peccato. Giuro è stato l'unico gioco in grado di farmi confondere sull'andamento della trama, per via di una sceneggiatura assurda. Tutt'ora non riesco a capacitarmi di alcuni fatti importanti sul maestro di Aveline, nonostante sono andato sempre alla ricerca dei veri ricordi.

    Alla Ubi dovevano crederci di più nel progetto, sviluppandolo con le dovute attenzioni. Poco importa se sarebbe uscito mesi dopo AC3, se avesse avuto dietro la stessa cura ne sarebbe uscito un signor spin-off, che sarebbe potuto essere portato lo stesso dopo un annetto di sfruttamento (o due) su altre piattaforme. Tanto per citare uno spin-off ben riuscito con relativo porting dopo il periodo di sfruttamento, Metal gear solid Peace Walker, che con la mole di roba che aggiunge e approfondisce viene difficile considerarlo uno spin-off.

    Comunque visto che hanno confermato l'uscita della HD edition di ACL (casualmente senza più il numero 3), Aveline forse avrà più spazio in futuro. Magari si potrebbero scoprire interessanti retroscena di collaborazioni (o altro) tra lei e Connor, visto che già nel Liberation si incontrano, e che l'epoca in cui ambedue agiscono è la medesima. Anche se su fronti differenti.

    Insomma speriamo.

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  3. Svelati gli obiettivi/trofei di AC4 (it.assassinscreed.wikia.com/wiki/Obiettivi_e_Trofei_di_Assassin%27s_Creed_IV:_Black_Flag).

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  4. Io ci giocherò.
    E poi magari avrà anche a che fare con il cubetto che ha Edward e il fatto mi attira :P

    Valentina

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