In attesa dell'uscita del nuovo capito di Assassin's Creed buttare uno sguardo al passato della saga è cosa buona e giusta. Riosservare determinati aspetti inserendoli in un complesso più grande ti porta infatti a notare nuovi particolari utili per apprezzare maggiormente il narrato.
Questo caso si alterna periodicamente alle analisi nude e crude dei vari tasselli e, se la fortuna gira a favore, garantisce una nuova base sulla quale strutturarne di nuove.
Il tema dei Paradossi Temporali è arcinoto in questa sede e ha un importante ruolo nella comprensione generale di Assassin's Creed. Riprenderlo in mano di tanto in tanto è necessario dato che col proseguire della storia esso acquista forme nuove.
In questa occasione vorrei mettere in evidenza un aspetto anomalo di questo fenomeno da cui tanto è dipesa l'evoluzione degli eventi: se infatti da una parte il paradosso temporale ha generato tutta una serie di effetti domino lungo la narrazione, come effetto collaterale la ripetizione di un ciclo si porta appresso un insolito "disturbo": un dejà vu palpabile.